IL PRESIDE MASTRI: "IN MOSTRA IL LAVORO DI STUDENTI E DOCENTI".
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 3 dic. - Spettacoli teatrali, mostre, laboratori, processi alla letteratura, simulazioni di lezioni di matematica 'con il gusto di capire e non memorizzare formule' e un viaggio nella scienza alla scoperta di un grande genetista, Jerome Lejeune. Questo e tanto altro e' stato presentato dai protagonisti del liceo scientifico-linguistico Malpighi di Bologna, studenti e docenti, che domenica 25 novembre hanno aperto le porte della loro scuola per il 'tradizionale Openday', un'iniziativa che si svolge abitualmente dagli anni '90 per ricordare che 'La conoscenza e' la piu' grande delle avventure'.
"Non e' solo una giornata di apertura, ma un momento per presentare le attivita' dei licei sia alle famiglie dei nostri alunni che a quanti siano interessati a conoscere la nostra scuola. E lo facciamo attraverso il lavoro dei docenti e dei ragazzi, pronti a venire anche la domenica". Questo e' lo spirito dell'Openday per il dirigente scolastico del Malpighi, Roberto Mastri, che ha aggiunto: "Noi svolgiamo un lavoro diverso da quello tradizionale, impegniamo gli studenti in spettacoli teatrali anche composti da loro. Abbiamo presentato un 'processo alla letteratura', ovvero sulla sua utilita' o meno- ha spiegato il preside- una riflessione nata appunto dai giovani stessi". Un nuovo modo di apprendere che punta "al confronto con la realta' oltre che con la teoria", ha affermato Mastri, e che si ritrova nelle scienze, dove ad esempio "i ragazzi hanno condotto una ricerca su Jerome Lejeune, lo scienziato che ha studiato la sindrome di down individuandone le cause. In questo contesto gli studenti hanno incontrato altri giovani down per confrontarsi con la loro realta'". Al Malpighi, inoltre, si da' ampio spazio allo studio dell'inglese, tanto nel liceo linguistico che in quello scientifico, "e lo facciamo ad alto livello- ha aggiunto il dirigente scolastico- i ragazzi vengono suddivisi non per classe ma per competenze e l'effetto e' tutt'altro che discriminatorio. Mettendo insieme gli studenti di livello omogeneo si portano tutti in avanti. Al quarto anno- ha asserito- arrivano tutti a prendere il First". In totale gli alunni sono 700 e l'orario scolastico e' uguale per tutti. "Non ci sono piu' le sperimentazioni, ma attraverso l'autonomia abbiamo aumentato le ore di inglese, introdotto in modo graduale lo studio delle materie scientifiche e- ha sottolineato- la scienza noi la facciamo in laboratorio. Infine- ha concluso il preside- cerchiamo di curare anche l'italiano affrontando la scrittura come problema assestante".
(Wel/ Dire)