(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 3 dic. - "Orientamento non e' fare pubblicita' a questo o a quell'istituto, ma fornire agli studenti informazioni complete su tutte le possibilita' formative, per una scelta coerente con le capacita' e i sogni di ognuno, ma anche che possa rispondere alle richieste del mondo del lavoro". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, universita' e ricerca Francesco Profumo, intervenendo a JOB&Orienta, salone nazionale dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro (Fiera di Verona, fino a sabato 24 novembre).
Profumo ha evidenziato la necessita' di investire in attivita' di orientamento che si svolgano nel lungo periodo, non solo a ridosso del momento della scelta come avviene oggi, per dare modo ai ragazzi di riflettere su tutte le opportunita'. Tre, secondo il ministro, gli attori da coinvolgere: coloro che hanno gia' toccato con mano il mondo del lavoro dopo la scuola superiore, testimoni per i piu' giovani e vicini a loro per linguaggio e stile; imprese, enti e professionisti dei diversi settori produttivi, per offrire ai ragazzi uno sguardo concreto sulle attivita' lavorative che andranno a svolgere; e infine scuole e universita', con i loro servizi di placement, tirocini e stage. "Siamo cresciuti con l'idea che solo il liceo garantisca l'ascensione sociale- ha dichiarato Profumo- ma osservando il tessuto economico italiano non possiamo escludere dai percorsi di orientamento l'istruzione tecnica e professionale, che per troppo tempo e' stata penalizzata e considerata scelta di 'serie B'". Ma le cose cominciano a cambiare: 52 ragazzi su 100 hanno scelto quest'anno gli istituti tecnici professionali, superando per la prima volta gli iscritti ai licei (48%).
(Ami/ Dire)