(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 3 dic. - Lo scorso 10 ottobre e' stato approvato alla Camera il disegno di legge ex Aprea, la riforma degli organi di governo degli istituti. Il si' alla riforma della governance scolastica e' arrivato in commissione Cultura alla Camera, in sede deliberante. Ora il testo e' in commissione al Senato. Il ddl ha avuto il parere favorevole del governo espresso dal sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria. Si tratta di un testo "largamente condiviso frutto di un percorso fatto insieme", ha commentato la presidente della commissione, la deputata Pd Manuela Ghizzoni.
Diverse le novita' contenute nel ddl: le scuole, per la prima volta, avranno statuti autonomi, avranno nuclei di autovalutazione interni e potranno avere partner pubblico-privati per potersi sostenere economicamente. Ma non potranno costituirsi in Fondazioni come previsto inizialmente da Aprea.
SCUOLE PIÙ AUTONOME - Nel testo si parte dagli statuti: alle istituzioni scolastiche "e' riconosciuta autonomia statutaria". Gli statuti regolano "l'istituzione e la composizione degli organi interni, nonche' le forme e le modalita' di partecipazione della comunita' scolastica". Gli organi di governo delle istituzioni scolastiche promuovono "il patto educativo tra scuola, studenti, famiglia e comunita' locale" con particolare attenzione al "diritto all'apprendimento e alla partecipazione degli alunni alla vita della scuola", al "dialogo costante tra l'espressione della liberta' di insegnamentodella funzione docente e la liberta' e responsabilita' delle scelte educative delle famiglie" e alle "azioni formative ed educative in rete nel territorio, quali piani formativi territoriali".
I NUOVI ORGANI DELLE SCUOLE - Arriva il nuovo Consiglio dell'autonomia scolastica che sostituira' il vecchio Consiglio di istituto o circolo. Il Consiglio dell'autonomia adotta il piano dell'offerta formativa, redige lo statuto, approva il bilancio, designa i componenti del nucleo di valutazione. Dura in carica tre anni. I suoi membri vanno da 9 a 13. Ne fanno parte, oltre al preside, docenti, studenti (per le superiori), genitori e membri del personale Ata. Il consiglio puo' essere integrato dalla presenza di membri esterni. La presidenza spetta ad un genitore. Altro organo e' il dirigente scolastico e' il legale rappresentante della scuola, "gestisce le risorse umane, finanziarie e strumentali e risponde dei risultati del servizio agli organismi istituzionalmente e statutariamente". C'e' poi il Consiglio dei docenti, che programma la didattica e valuta gli alunni. Consigli di classe, commissioni e dipartimenti sono una articolazione del COnsiglio dei docenti. Anche il diritto di assemblea degli studenti e quello di riunione dei genitori sara' normato con autonomia dalle scuole. Le scuole prevedono poi "forme di partecipazione alle attivita' della scuola degli studenti e delle famiglie, di cui garantiscono l'esercizio dei diritti di riunione, di associazione e di rappresentanza". I NUCLEI DI AUTOVALUTAZIONE - Le scuole dovranno eleggere fra i loro organi di istituto anche un nucleo di autovalutazione (minimo 5, massimo 7 componenti) e questo dovra' lavorare in raccordo con l'Invalsi, l'Istituto nazionale di valutazione, che fornira' i parametri per la valutazione interna. Ogni anno sara' redatto un Rapporto che dovra' essere reso pubblico ma pubblico "secondo modalita' definite dal regolamento della scuola". LE RETI DI SCUOLE - Le scuole "possono promuovere o partecipare alla costituzione di reti, associazioni e organizzazioni no profit, consorzi e associazioni di scuole autonome,". I partner possono essere pubblici e privati. Le scuole possono ricevere soldi da Fondazioni come forma di "sostegno economico della loro attivita', per il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel piano dell'offerta formativa e per l'innalzamento degli standard di competenza dei singoli studenti".
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE - Il ministero dara' vita al nuovo organismo formato da membri eletti fra docenti, presidi e membri dei Consigli dell'autonomia delle scuole. Sara' un organo di "corresponsabilita'" fra Stato, Regioni e scuole nella gestione della pubblica istruzione. Le Regioni possono poi invece la Conferenza regionale del sistema educativo per un maggiore raccordo sui temi dell'istruzione.
FASE DI MONITORAGGIO - E' stata introdotto il monitoraggio dell'applicazione della legge per studiarne gli efeftti ed eventuali applicazioni distorsive.
(Ami/ Dire)