Roma, 9 mag. - Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Festa della mamma, promuove un (H)Open day dedicato alle malattie reumatiche autoimmuni. Alcuni ospedali del nuovo network Bollini Rosa offriranno gratuitamente alle donne servizi clinico-diagnostici e informativi come consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali divulgativi.
Le malattie reumatiche, che nella maggior parte dei casi sono di origine autoimmune, causano disturbi a carico dell'apparato locomotore ed in generale dei tessuti connettivi dell'organismo. Rappresentano un gruppo estremamente eterogeno di malattie e si presentano con espressione e gravita' differenti, colpendo oltre 3,5 milioni di donne italiane. Inoltre, spesso esordiscono in eta' giovane impattando sulla qualita' della vita, sulla salute riproduttiva e sulla pianificazione familiare.
Obiettivo della giornata sara' promuovere la consapevolezza e la corretta informazione cosi' come la prevenzione, la diagnosi e l'accesso ai percorsi specialistici diagnostico-terapeutici dedicati alle malattie reumatiche autoimmuni.
In occasione dell'(H)Open day sara' distribuita negli ospedali coi Bollini Rosa la brochure informativa "Malattie reumatiche autoimmuni - Dalla pianificazione familiare alla genitorialita'" anche scaricabile gratuitamente dal sito di Onda (www.ondaosservatorio.it). La brochure si propone di dare alle donne le informazioni necessarie per affrontare con maggior serenita' e consapevolezza le decisioni che riguardano la fertilita' e il desiderio di maternita'.
I servizi offerti dagli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it dove e' possibile visualizzare l'elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalita' di prenotazione.
L'(H)Open day e' promosso da Onda con il patrocinio di Istituto Superiore di Sanita' (ISS), Societa' Italiana di Reumatologia (SIR), Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus (ANMAR) e Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMAR). "Le malattie reumatiche autoimmuni sono patologie tipicamente femminili e che spesso si manifestano tra i 15 e 45 anni, dunque nel periodo piu' florido e produttivo, condizionando la qualita' di vita delle donne", spiega Francesca Merzagora, Presidente Onda. "Abbiamo quindi deciso di realizzare un progetto dedicato con un'attenzione particolare alla salute riproduttiva e alla pianificazione familiare, tematiche complesse e molto sentite dalle giovani donne con malattia reumatica. A seguito dell'Open day, ad ottobre, in occasione della Giornata mondiale delle malattie reumatiche, organizzeremo un evento live in streaming su Facebook dando la possibilita' alle utenti di rivolgere le domande nel corso della diretta allo specialista intervistato. Da ultimo, in occasione del prossimo Congresso nazionale della Societa' Italiana di Reumatologia (SIR) a novembre, sara' attribuito un premio a una giovane ricercatrice che si distinguera' per la miglior presentazione in tema di 'Malattie reumatiche e differenze di genere': la ricerca scientifica in questo ambito sta evidenziando delle differenze molto rilevanti tra i due generi che ne condizionano, nel segno di una medicina sempre piu' personalizzata, l'approccio clinico-diagnostico e terapeutico".
"Circa 5 milioni sono i pazienti con malattie reumatiche nel nostro paese e, di questi, circa il 70% sono donne", afferma Angela Tincani, Direttore U.O. Reumatologia e Immunologia Clinica, ASST-Spedali Civili di Brescia. "Riconoscere questa realta' propone diversi temi di riflessione che per la Societa' Italiana di Reumatologia hanno condizionato la nascita di un Gruppo di Studio dedicato. Da un lato infatti stimola a cercare nelle differenze di genere le ragioni di questa disparita' di prevalenza. In questo senso molto si sta muovendo nella ricerca per individuare i meccanismi che causano la patologia con lo scopo finale di personalizzare le cure alla persona, uomo o donna, nel suo insieme. Dall'altro lato la grande prevalenza del sesso femminile nella popolazione dei pazienti con malattie reumatiche pone gli operatori sanitari davanti alla necessita' di curare moltissime donne rispettando tutte le necessita' legate al genere. I trattamenti efficaci oggi disponibili, pur non portando a guarigione, permettono fortunatamente una buona qualita' di vita. Di qui l'attenzione al rispetto della 'salute della donna' nelle pazienti con malattie reumatiche autoimmuni. Questo significa che se la malattia esordisce in eta' fertile, il medico deve offrire alla donna la possibilita' di programmare la sua vita famigliare e, nel limite del possibile, indirizzare le cure nel rispetto della fertilita'. La gravidanza non e' una malattia aggiuntiva o una causa di peggioramento ma, nella larga maggioranza dei casi, e' soltanto un periodo delicato che deve essere programmato e seguito in modo attento da un team multidisciplinare. In caso di necessita', anche argomenti come la contraccezione o la procreazione medicalmente assistita possono e devono essere discussi dagli specialisti di riferimento in collaborazione con ginecologi dedicati. Naturalmente il problema non si esaurisce con l'eta' riproduttiva, anche la menopausa delle pazienti con malattie reumatiche, con le varie comorbilita' connesse, e' un periodo delicato da monitorare con attenzione. So che far entrare nel tempo visita tutti questi argomenti non e' mai facile e in alcuni casi puo' essere impossibile. Pertanto sono grata ad ONDA per l'iniziativa dell'Open day negli ospedali col Bollino Rosa, che permettera' alle pazienti con malattie reumatiche autoimmuni di incontrare gli specialisti e approfondire i temi legati alla 'salute della donna' in un'atmosfera diversa che auspicabilmente potra' avere importanti ricadute nel loro futuro".
(Red/ Dire)