Roma, 13 giu. - "Manca poco per l'uscita dal commissariamento della sanita'". Parola dell'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato, che oggi, durante una video intervista nella sede dell'agenzia Dire, ha fatto il punto della situazione sulla sanita' del Lazio, svelando i progetti a breve termine e gli obiettivi dei cinque anni di legislatura.
"Il Lazio oggi non produce piu' un euro di disavanzo, la spesa e' sotto controllo e anche i livelli essenziali di assistenza sono nettamente migliorati- ha spiegato D'Amato- Ci sono quindi le condizioni previste dal decreto della presidenza del Consiglio del dicembre scorso affinche' il Lazio torni alla normalita'". L'obiettivo principale dell'azione di governo "e' quello di migliorare la qualita' e l'appropriatezza delle cure- ha continuato l'assessore- con una forte accelerazione soprattutto per quanto riguarda l'assistenza domiciliare e la riorganizzazione della sanita' sul territorio, che debbono essere i due elementi che dovranno necessariamente caratterizzare i prossimi anni".
Ma come procede la riorganizzazione territoriale? "Ormai la nostra e' una rete abbastanza consolidata e costruita sul rispetto dei requisiti del decreto 70 relativo agli standard qualitativi dell'assistenza ospedaliera- ha sottolineato D'Amato- Il nostro obiettivo e' migliorare l'attivita' dei nostri servizi territoriali, che sono i distretti, i Centri di Salute mentale, tutta la parte materno-infantile e quella dell'eta' evolutiva.
Inoltre ci sara' un impegno forte sull'assistenza domiciliare".
Sul tema delle liste d'attesa, l'assessore alla Sanita' ha ricordato che i tempi sono migliorati negli ultimi tre anni, passando dal 50% del 2015 all'80% del 2018. "Riusciamo a soddisfare queste richieste entro i tempi ma e' importante che tutti i medici inseriscano la classe di priorita' sulla prescrizione. Questo non sempre avviene. Inoltre abbiamo il fenomeno della mancata presenza alle prenotazioni. Sono circa 1.500 quelle che non vengono soddisfatte. E' per questo che abbiamo deciso di mettere tutto online".
(Red/ Dire)