Tumori mammella, 83,8% chirurgie non rispetta standard
Ministero: 48,3% le strutture che effettuano angioplastica coronarica
Roma, 31 gen. - In Italia l'83,8% delle strutture che effettuano interventi su tumori alla mammella non rispetta gli standard, cosi' come il 48,3% di quelle che effettuano l'Angioplastica coronarica transluminale percutanea (Ptca). Per quanto riguarda i parti, invece, il 22,4% dei punti nascita e' sotto la soglia standard dei 500 parti l'anno, al di sotto della quale e' dimostrato che i criteri di qualita' e sicurezza dell'assistenza risultano meno garantiti.
Senza contare che a livello regionale si registrano percentuali variabili di parti cesarei, che vanno dal 20% al 59%. Sono i primi risultati che emergono dal nuovo Piano di monitoraggio dell'assistenza sanitaria del ministero della Salute, presentati a Roma in occasione di una conferenza stampa.
Per quanto riguarda il trattamento dell'infarto miocardico, emerge ancora dal nuovo piano di monitoraggio del ministero, alcuni reparti specializzati (emodinamiche) praticano poche decine di interventi, mentre e' assodato che in caso di infarto miocardico acuto, nelle realta' che effettuano oltre 250 interventi l'anno cresce l'efficacia delle Ptca. Basti pensare che, laddove si registra una proporzione inferiore al 25% di pazienti con infarto miocardico acuto trattati con Ptca entro 2 giorni, nel 98% dei casi si tratta di strutture che effettuano meno di 250 Ptca/anno. Analogamente, si registrano dimissioni da discipline che effettuano meno di 150 primi interventi su tumori della mammella incidenti, mentre numerosi studi dimostrano la correlazione tra il volume delle prestazioni annue realizzate in un reparto ed esito finale delle operazioni.
"In tutte queste strutture sanitarie sottodimensionate, dunque, si riscontrano due problemi- conclude il ministero- le cure sono piu' costose per il Ssn e, soprattutto, possono mostrare una minore qualita'".
(Red/ Dire)
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