Roma, 7 feb. - Estendere ai medici di medicina generale la possibilita' - oggi riservata ad alcuni specialisti di branca - di prescrivere i farmaci innovativi, in particolare gli antidiabetici di nuova generazione ma anche gli anticoagulanti e i farmaci contro la broncopneumopatia cronica ostruttiva. A chiederlo e' la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in nome del principi di universalita', di eguaglianza e di equita' nell'accesso alle cure che informano il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
"Il medico di famiglia gestisce il paziente in prossimita', tenendo conto della pluripatologia che deve ricondurre a un progetto di cura individuale - - spiega Filippo Anelli, presidente Fnomceo -. La prescrizione di intere classi di farmaci, che hanno dimostrato anche sul campo efficacia e sicurezza, essendo in commercio ormai da anni, gli e' pero' preclusa, essendo propedeutico un piano terapeutico che puo' essere compilato solo dallo specialista. Queste lungaggini - dovute piu' che altro a un malinteso senso di risparmio delle Asl e delle Regioni - portano molti pazienti che - per motivi ad esempio di scarsa mobilita' o economici - non possono rivolgersi allo specialista a vedersi di fatto negate cure che potrebbero essere per loro piu' adatte ed efficaci".
"Questo 'risparmio' immediato sul prezzo del farmaco - continua Anelli -, si risolve tra l'altro, sul lungo periodo, in costi piu' elevati per il Sistema Sanitario nazionale, dovuti a un aumento della morbilita', delle complicanze e della mortalita'".
"È necessario che tutti i medici siano messi nelle condizioni di poter prescrivere i farmaci che, in scienza e coscienza, ritengono piu' appropriati per i loro pazienti - conclude - e in particolare i farmaci antidiabetici come le gliptine e le incretine, che costituiscono un reale avanzamento terapeutico per il controllo della glicemia, o i nuovi anticoagulanti, che migliorano la compliance e l'aderenza terapeutica, o le associazioni di farmaci per la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si tratta di una questione etica, oltre che scientifica e di appropriatezza prescrittiva, di giustizia sociale e di valorizzazione della professionalita' del medico in qualunque ruolo scelga di svolgere la sua professione. Chiediamo quindi che i lavori del Tavolo sui farmaci innovativi istituito presso l'Aifa subiscano un'accelerazione che faciliti l'accesso a questi farmaci per milioni di pazienti".
Solo in Italia, sono 3,7 milioni di persone a soffrire di diabete; un altro milione e' malato senza saperlo, e altri 7 milioni si trovano in condizioni di prediabete, cioe' a rischio di sviluppare la malattia.
(Red/ Dire)