Roma, 19 dic. - Quanti passi servono ogni giorno a chi ha avuto un infarto da poco o a un iperteso con il diabete? Perche' non bisogna fumare prima di uscire per la passeggiata quotidiana? Ogni quanto e' bene camminare per tenere alla larga problemi a cuore e vasi? Posso giocare a tennis se ho avuto un infarto? A queste e a molte altre domande risponde per la prima volta la Campagna Percorso (Perche' Camminare favorisce la Riduzione del riSchio cardiOvascolare), promossa dalla Societa' Italiana di Cardiologia (SIC), con il patrocinio della Simg e il contributo di Menarini. Grazie a un'app sara' possibile ricevere un programma di attivita' fisica tagliato su misura sulle proprie caratteristiche cliniche e preferenze di movimento, ma, soprattutto, efficace per prevenire gli eventi cardiovascolari e migliorare la salute e la qualita' di vita. Lo comunica in una nota il Sic, la Societa' Italiana di Cardiologia.
L'app, di utilizzo semplice e intuitivo, e' un vero e proprio foglietto illustrativo per l'attivita' fisica: indica l'esercizio piu' adatto a ciascuno ma anche i tempi di recupero fra una sessione e l'altra e la dose di movimento, dal numero di passi alle vasche in piscina. Inoltre, consente di monitorare i propri progressi e ricevere anche consigli pratici per ottimizzare i benefici dell'attivita' fisica, come evitare le docce troppo calde nei primi minuti dopo essere rientrati a casa dalla passeggiata o rinunciare al fumo nelle due ore precedenti.
"Sappiamo che la sedentarieta' fa male, eppure oltre la meta' degli italiani non si muove abbastanza. Sappiamo anche che le malattie cardiovascolari sono al primo posto fra le cause di morte e che l'esercizio fisico puo' ridurne il rischio come un farmaco, ma il consiglio generico di camminare tre volte a settimana per almeno 20 minuti non basta per ridurre il rischio vascolare- osserva spiega Giuseppe Mercuro presidente Sic, professore ordinario di cardiologia, Universita' di Cagliari, direttore della scuola di specializzazione di cardiologia e coordinatore del dottorato di ricerca in scienze cardiovascolari. Per invertire la rotta e' necessario considerare realmente l'attivita' fisica una medicina e prescriverla come tale, personalizzando il trattamento e fornendo ai pazienti un vademecum che li guidi e li informi su indicazioni, tempi, dosi del movimento".
"Il Progetto Percorso lo fa grazie a un'app scaricabile su smartphone molto semplice da utilizzare, dedicata soprattutto ai pazienti con una cardiopatia ischemica: questi soggetti hanno spesso dolore toracico, affanno, stanchezza, intolleranza all'esercizio fisico e quindi tendono a limitarsi nelle attivita' di tutti i giorni, finendo per essere sempre piu' sedentari e peggiorando la propria condizione e le proprie prospettive di sopravvivenza. È ormai certo che l'inattivita' fisica e' uno dei fattori di rischio coronarico piu' rilevanti. Si stima, infatti, che all'inattivita' fisica siano imputabili il 5% delle malattie coronariche, il 7% del diabete di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon, mentre il movimento e' il caposaldo del benessere cardiovascolare: un'app che fornisca un programma di esercizio personalizzato, ma efficace e' percio' una strategia vincente, che puo' aiutare i pazienti a svolgere una corretta attivita' fisica, che piaccia e che non affatichi eccessivamente, ma che al tempo stesso non consenta che i sintomi della coronaropatia, il diabete o l'ipertensione limitino nelle attivita' di tutti i giorni".
Attraverso l'app, attiva dal 21 gennaio e disponibile su Apple Store e Google Store, il paziente potra' inserire pochi parametri come peso, altezza, frequenza cardiaca a riposo, abitudine al fumo, patologie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie e cosi' via, creando un proprio profilo, che viene quindi associato a uno specifico livello di aspettativa di movimento. "Questa viene espressa come numero di passi rilevabili dall'app stessa, una gran parte dei quali da effettuare per 5 giorni a settimana con una cadenza di almeno 100 passi al minuto e per non meno di dieci minuti continuativi mantenendosi a un livello di attivita' da moderato a intenso, pari al 40-60 per cento della frequenza cardiaca di riserva: camminare e' infatti la modalita' di esercizio che chiunque puo' compiere, adattandola nei modi e nei tempi alle proprie condizioni fisiche", spiega Pasquale Perrone Filardi, ordinario e direttore della scuola di specializzazione in malattie dell'apparato cardiovascolare all'Universita' Federico II di Napoli.
"In aggiunta, e' tuttavia possibile indicare l'attivita' motoria preferita (nuoto, ballo, tennis, bici e cosi' via) ricevendo la dose di questa attivita' equivalente alla camminata adeguata al proprio profilo clinico. L'esercizio svolto puo' quindi essere monitorato direttamente dall'app con Google Fit o Apple Health, nel caso della camminata o della corsa, oppure aggiunto manualmente nel caso delle altre attivita', cosi' da avere un diario delle proprie performance e man mano aumentare il proprio livello di fitness", conclude Perrone Filardi.
L'app compara le attivita' svolte con quelle attese in relazione al profilo, inviando notifiche all'utente per motivarlo e informarlo dei progressi giornalieri e settimanali; inoltre, sara' possibile ricevere notifiche specifiche in base alle proprie patologie. L'app servira' anche a fornire raccomandazioni utili prima, durante e dopo l'attivita' motoria che, essendo una vera terapia, puo' avere effetti collaterali e controindicazioni. Il progetto coinvolge anche e soprattutto i medici di medicina generale, che sono fondamentali per la sua riuscita: saranno infatti loro in prima linea con i pazienti ad accompagnarli nel percorso, a gestire le informazioni dall'app e a sensibilizzare gli utenti sul ruolo chiave di una regolare attivita' fisica per mantenere una buona salute e prevenire gli eventi cardiovascolari.
Evitare il fumo, in particolare nelle 2 ore precedenti la seduta di training, non svolgere attivita' fisica se si rilevano pressioni elevate, superiori ai 200 su 110 mmHg. Non svolgere attivita' fisica in presenza di febbre, infezioni virali o inusuale senso di debolezza; dattare abbigliamento, tipo e intensita' esercizio alle condizioni ambientali (temperatura, umidita', altitudine), prevedere sempre una fase di riscaldamento a inizio seduta e di defaticamento al termine di circa 10-15 minuti, osservare un'adeguata idratazione prima, durante e dopo l'attivita' fisica, garantirsi la possibilita' di conversare durante il training, evitando di eccedere nello sforzo fisico; Evitare l'assunzione di integratori il cui contenuto non sia noto, Interrompere l'attivita' fisica e consultare il medico in caso di dolore toracico, dispnea, cardiopalmo; evitare la doccia calda nei 15 minuti successivi all'interruzione dell'esercizio.
(Red/ Dire)