Infezioni correlate assistenza ci costano 7 mld di euro
Presentato nuovo metodo, tutto italiano, per sanificare gli ambienti
Roma, 18 apr. - Un nuovo metodo per sanificare gli ambienti ospedalieri, combattere i batteri, consentendo maggiore sicurezza e un consistente risparmio al sistema salute. Questa l'essenza del Sistema di pulizia e sanificazione PCHS ½, presentato al ministero della Salute. Secondo un rapporto dell'OMS, le ICA (Infezioni Correlate all'Assistenza) provocano un prolungamento della durata di degenza, disabilita' a lungo termine, aumento della resistenza dei microrganismi agli antibiotici, un carico economico aggiuntivo per i sistemi sanitari e per i pazienti e le loro famiglie e una significativa mortalita' in eccesso. In Europa, le ICA provocano ogni anno 16 milioni di giornate aggiuntive di degenza, 37.000 decessi attribuibili e 110.000 decessi per i quali l'infezione rappresenta una concausa.
I soli costi diretti di questa vera e propria emergenza negli Ospedali ammontano a circa 7 miliardi di euro. "Uno studio tutto italiano che porta risultati di questo tipo e' motivo di orgoglio" ha detto il professore Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', nel corso della presentazione di questa metodologia innovativa incentrata sulla competizione biologica. "Sono risultati importantissimi - ha proseguito Ricciardi - che riguardano due priorita' della nostra agenda: ridurre le infezioni, prima causa di rischio all'interno degli ospedali; farlo attraverso un sistema che consente un risparmio al Sistema, e dunque fornendo un contributo al nostro dovere di rendere sostenibile la spesa per mantenere la straordinarieta' del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Il fatto che tutto questo sia arrivato grazie a uno studio che ha messo in rete universita' e ospedali italiani e' un modello che dobbiamo essere in grado di incentivare. A un'ora di aereo da qui ci sono Paesi che mettono a disposizione della ricerca tutto quanto necessario per produrre valore, ricchezza, lavoro. L'Italia ha tutti gli strumenti per essere protagonista del futuro".
Nel corso dell'incontro sono stati resi noti i risultati ottenuti dallo studio che ha coinvolto le universita' di Ferrara, Udine, Pavia, Messina e la Bocconi di Milano e 7 ospedali Italiani (Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli - Roma, Ospedale di Santa Maria del Prato-Feltre BL, Ospedale Sant'Antonio Abate -Tolmezzo UD, Istituto di Cura Citta' di Pavia e Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano PV, Azienda ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti-Foggia, Policlinico Universitario G. Martino-Messina). Gli interventi del professore Sante Mazzacane e Silvio Brusaferro, della dottoressa Elisabetta Caselli e dell'ingegnere Carla Rognoni hanno chiarito il piano della ricerca, pubblicato sul Journal of Clinical Trials nel 2016 e i risultati ottenuti: la riduzione del 52% delle infezioni correlate all'assistenza, riduzione tra il 70 e il 96% della riduzione dei patogeni rispetto ai metodi tradizionali di igienizzazione e una riduzione tra il 70 e il 99.9% dei germi di resistenza gli antibiotici. E una riduzione del 15-20% dei costi diretti di produzione rispetto ai metodi tradizionali. La visualizzazione dell'incontro e' disponibile sul canale Youtube www.youtube.com/user/zerodotfour (Red/ Dire)
|