(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 13 set. - "Vorrei dirlo molto chiaramente: non c'e' alcun caos, il caos esiste solo in quei casi in cui non si vuole applicare la norma. Le procedure sono state chiarite, chi vuole mettere in regola i propri figli puo' farlo in qualsiasi maniera e c'e' la volonta' dell'amministrazione di venirgli incontro". Cosi' la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, torna sul nodo delle vaccinazioni a scuola in un'intervista a Radio Monte Carlo.
Ospite del programma 'Primo Mattino' condotto da Claudio Micalizio, l'esponente governativo respinge le critiche alle modalita' organizzative con cui si stanno applicando i provvedimenti del decreto: "A chi dice che si poteva fare qualcosa prima- ha spiegato Lorenzin- faccio notare che il piano nazionale vaccini dello scorso gennaio nasce da un lavoro durato tre anni, molte regioni hanno gia' cercato di rendere obbligatorie le vaccinazioni proprio perche' con le campagne di comunicazione non si riusciva a raggiungere le famiglie e oggi, a fronte dell'urgenza, abbiamo deciso di intervenire tornando con l'obbligo della vaccinazione al passato ma con mezzi moderni".
Ma perche' non affidare subito a scuole e aziende sanitarie lo scambio delle informazioni sulla condizione vaccinale dei bambini: "Sul piano anagrafico e informatico non tutte le regioni sono allineate- ha spiegato Lorenzin- ma il Ministero ha subito recepito l'invito della conferenza Stato-Regioni di permettere un dialogo informatico a partire dall'anno 2019: ovviamente questo dipende dalla tempistica e dalla prontezza delle amministrazioni locali".
(Red/ Dire)