(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 25 ott. - "Nel 2017 abbiamo avuto nella nostra azienda un aumento del 20% dei casi di Hiv rispetto all'anno precedente". L'allarme arriva da Massimo Sardo, dirigente medico dell'azienda ospedaliera dei Colli di Napoli. Parlando a margine della rappresentazione 'Oggi si recita l'Hiv' (ultima tappa del progetto 'HImoVie', ideato dall'associazione Arcobaleno Aids con la collaborazione di Nps Onlus e Anlaids sezione Lombardia e Lazio, il patrocinio del Comune e del Dipartimento delle Pari Opportunita' del Comune di Napoli, il contributo non condizionato di Gilead Sciences), Sardo esprime preoccupazione per una malattia che ancora oggi e' molto presente tra i giovanissimi.
"Molti dei ragazzi che arrivano da noi hanno meno di 30 anni- spiega Sardo- e se riuscissimo sempre ad intercettare i nuovi contagi in modo precoce scopriremmo che l'eta' del contagio e' anche piu' bassa. Del resto ci si espone al rischio del contagio il piu' delle volte con l'inizio dell'attivita' sessuale". Lo specialista evidenzia anche che "oltre la meta dei pazienti arrivano alla nostra osservazione gia' in fase avanzata di infezione, a dimostrazione che il test per l'Hiv e' una scelta spesso tardiva e che campagne informative per far conoscere la presenza ancora attuale, e combattere gli episodi discriminatori ancora oggi presenti, sono necessarie". Altro dato che fa riflettere e' che tra i pazienti campani "il 47% sono eterosessuali e il 32% omosessuali, a dimostrazione che il virus puo' colpire chiunque".
Per questo si e' pensato ad uno spettacolo teatrale dedicato agli studenti delle scuole medie superiori, focalizzato sui temi della prevenzione dell'Hiv e delle malattie sessualmente trasmisse. Spettacolo che ad oggi ha coinvolto migliaia di adolescenti delle principali citta' italiane.
Per Napoli la sede scelta e' stata il Teatro Nuovo, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, dove i ragazzi hanno assistito alla messa in scena da parte della compagnia 'Teatrosequenza' di Torino di quanto tratto dal racconto di venti ragazzi sieropositivi che, nel volume 'Vivere la sieropositivita'', narrano la loro storia e come hanno contratto l'infezione: dalla scoperta ai modi di affrontarlo e curarlo per sensibilizzarli rispetto ad una malattia che, seppur in maniera diversa rispetto ai decenni passati, continua a colpire tantissime persone ogni anno.
"Da almeno 5 anni- spiega Margherita Errico, presidente di Nps Italia onlus- il trend delle nuove infezioni in tutta Italia non tende assolutamente a diminuire, anzi e' fisso (dati Coa- Iss dicembre 2015) intorno ai 4mila casi l'anno; quasi tutte infezioni a trasmissione sessuale ovvero l'84% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 43,2%; msm il 40,9%). Le nostre attivita' prevenzione e di lotta allo stigma da anni si rivolgono agli studenti dei quali ne' il ministero dell'Istruzione ne' quello della Salute si fanno carico con interventi ufficiali e mirati".
Con Napoli si e' chiusa l'edizione 2016/2017 che ha visto oltre grande partecipazione non solo all'interno dei teatri ma anche sui canali social, dedicati all'informazione e alla divulgazione del progetto, e al concorso a premi in cui studenti ed insegnanti di tutta Italia si sono confrontati nel trasmettere e comunicare la loro percezione della malattia.
"Siamo molto soddisfatti dello straordinario successo di 'HImoVie'- prosegue Stefano Patrucco dell'Associazione Arcobaleno Aids- che ci conferma ancora una volta che le storie dei nostri ragazzi sono un valido mezzo per coinvolgere gli studenti in una riflessione sui comportamenti a rischio e sull'accoglienza delle persone sieropositive. Per questa ragione contiamo di continuare anche nel 2018 a girare l'Italia e ad incontrare altri giovani".
(Red/ Dire)