Sara' presentato al convegno internazionale a Roma il 28 ottobre
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 17 ott. - Leggere la situazione traumatica del bambino nelle sue diverse gradualita'. Lo fara' l'Istituto di Ortofonologia (IdO) presentando il costrutto del trauma cumulativo al convegno del 28 ottobre a Roma sul tema 'Narrazione, trauma e salute: dall'individuo alla societa', nella Sala Congressi via Rieti dalle 8.30 alle 19.
La conferenza e' stata promossa dall'IdO insieme alla Societa' Italiana per lo Studio dello Stress Traumatico (Sisst) e al Dipartimento di studi umanistici e internazionali dell'Universita' di Urbino (Discui), e vedra' la partecipazione di relatori nazionali ed internazionali. Inoltre ha gia' ricevuto i patrocini dell'European Society for Traumatic Stress Studies (Estss), del Centro interdipartimentale per la ricerca transculturale applicata (Cirta) dell'Universita' di Urbino e della Fondazione Terre des Hommes Italia.
"Cercheremo di evidenziare i casi in cui, anche in assenza di una situazione eclatante, il bambino accumula una serie di frustrazioni causate da una non adeguata sintonizzazione dell'ambiente ai suoi bisogni- spiega Magda Di Renzo, responsabile del servizio terapie dell'IdO- situazione che potra' a un certo punto portarlo a strutturare una patologia. Dopo aver approfondito questo aspetto, ci soffermeremo sulle situazioni di abuso e neglect (negligenza) sempre in una traiettoria evolutiva".
Parlera' di trauma cumulativo anche Elena Vanadia, neuropsichiatra dell'IdO, che centrera' il suo intervento al convegno romano sugli aspetti neurobiologici e le possibili interferenze delle esperienze traumatiche sulle funzioni e sull'organizzazione affettiva e mentale in eta' evolutiva. "Mantenendo dunque l'attenzione sulla gradualita', sulla dimensionalita' e sulla variabilita' sintomatologica, proveremo a tracciare le possibili traiettorie e le deviazioni che i traumi cumulativi possono produrre. Com'e' buona prassi nella nostra pratica clinica- spiega Vanadia- tracceremo connessioni tra aspetti psicopatologici e neurobiologici, considerando gli effetti che gli eventi traumatici e i fattori ambientali hanno sull'organismo, ma anche l'amplificazione che le vulnerabilita' biologiche possono determinare rispetto alle sollecitazioni sottoliminari e ripetute. Le due parole chiave del mio intervento saranno integrazione e regolazione all'interno della sapiente cornice teorico-clinica della dottoressa Di Renzo e delle recenti scoperte delle neuroscienze".
L'IdO presentera', inoltre, il modello operativo che ha gia' utilizzato nelle situazioni traumatiche successive al terremoto. "In particolare- afferma Di Renzo- vogliamo evidenziare che un intervento immediato, fatto in tempi brevi, consente di evitare la strutturazione di sindromi post traumatiche. Bisogna aiutare i bambini a sviluppare il loro processo immaginativo per riprodurre la narrazione di una storia che e' stata interrotta dall'esperienza traumatica". Una convinzione che nasce dall'esperienza. Nei quattro anni successivi al terremoto de L'Aquila l'IdO ha seguito da vicino 4.000 minori (2.500 bambini e 1.500 ragazzi) dei circoli didattici aquilani con il prezioso aiuto delle insegnanti. Un lavoro intenso da cui e' nato il libro 'Le 398 meravigliose maestre de L'Aquila' (Magi Edizioni).
L'impegno dell'IdO si e' poi esteso anche ad altre situazioni di emergenza in Italia: Sicilia, Sardegna, Puglia, Lazio, Marche ed Umbria.
Oltre al convegno si svolgeranno anche due workshop il 27 ottobre a Roma, nella sede dell'IdO in via Alessandria 128/b. Il primo dalle 15 alle 18.30 su 'La Brief Eclectic psychotherapy (BEEP) for PTSD (Disturbo post traumatico da stress) e la Narrative Exposure Therapy (NET)' che punta ad aprire un focus sulle terapie brevi per i disturbi trauma-correlati con Vittoria Ardino (presidente della Sisst) e Mariel Meewisse (esponente del board Estss. Intervento in lingua inglese con traduzione); il secondo 'Tra Psiche e Corpo: Memorie Somatiche e Trauma', dalle 15.30 alle 18.30 con Tommaso Farma, esponente del board Estss. Il convegno e' gratuito, mentre i workshop prevedono un piccolo contributo spese. Per info e prenotazione: convegno28ottobre@ortofonologia.it.
(Red/ Dire)