(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 nov. - Ema andra' ad Amsterdam. A deciderlo non un voto di maggioranza degli stati membri UE ma un banale sorteggio come previsto dalle regole di voto in caso di pareggio tra le finaliste alla terza votazione.
Eppure Milano ci aveva creduto fino in fondo, soprattutto da quando era stata sempre in testa a partire dalla prima votazione. Nel primo turno Milano con 25 punti si era infatti piazzata al primo posto per l'assegnazione della nuova sede Ema dopo Brexit. Subito dopo a pari merito con 20 punti Amsterdam e Copenaghen. E poi al secondo turno aveva battuto Amsterdam con 12 punti mentre la capitale olandese si era fermata a 9.
Ma alla fine la beffa. Come previsto dal meccanismo di voto stabilito fin dal giugno scorso, in caso di parita' al terzo turno sarebbe stata la sorte a decidere, e il sorteggio ha premiato Amsterdam. Per Milano e' l'addio a un sogno al quale si era creduto molto e che aveva visto il paese e le sue istituzioni unite come raramente accade in questi tempi.
L'AMAREZZA DELLA LORENZIN "Delusione e amarezza per la sconfitta al sorteggio dopo due turni vinti. Rimane il valore della candidature di Milano su cui l'Italia ha fatto sistema". Lo scrive il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un tweet dopo il sorteggio a Bruxelles che ha assegnato la sede dell'Ema ad Amsterdam.
(Red/ Dire)