Omceo Roma, Lavra: Avanti con continuita'. No a sindacalismo
"Deontologia torni al centro, ho esperienza di oltre 40 anni"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 8 nov. - Una candidatura nel segno della continuita'. Un'opera svolta negli ultimi sei anni "insieme e Roberto Lala" che ora merita di essere portata avanti. Si presenta cosi' il presidente uscente dell'Ordine dei medici di Roma, Giuseppe Lavra, alle elezioni per il rinnovo dell'Omceo che si svolgeranno dal 2 al 4 dicembre, parlando di un percorso "di cui non possiamo non essere orgogliosi- spiega all'agenzia Dire- E la mia ambizione e' quella di implementarlo".
Il cardine su cui gira tutto il suo programma "e' la deontologia. Voglio procedere con una significativa attuazione del codice deontologico, cui ho contribuito nell'ultima stesura del 2014. Ho avuto modo di approfondirne molti aspetti e la sua attuazione nel contesto reale mi da' modo di affrontare strategicamente molte criticita' che nella nostra professione stiamo attraversando". Per fare questo e' necessario "superare i tanti anni del recente passato in cui il Codice era caduto nell'oblio".
Dieci i punti programmatici della lista 'Insieme per la nostra professione', stilato per rispondere alle difficolta' esistenti nel settore. Una su tutte, la "piu' drammatica", riguarda "lo sfruttamento del lavoro medico, nell'ambito della libera professione 'fittizia', del precariato, degli organici sottodimensionati e della fuga all'estero dei colleghi. "Un mondo che potremmo difendere se riuscissimo a portare avanti la battaglia gia' intrapresa di ristabilire la dinamica normativa dell'equo compenso e della tariffa minima, che sarebbe uno strumento utile in mano all'Ordine".
Nessuno sguardo al programma degli sfidanti. "Rispetto tutti e in particolare gli avversari, non mi sento di fare commenti- spiega Lavra- Certo, rivendico una esperienza e una competenza di tipo deontologico particolare: dalla mia parte c'e' poi il vantaggio di lavorare in ospedale come responsabile di un reparto complesso e nei sistemi organizzativi da piu' di 40 anni. Credo quindi che non sarebbe ne' significativo ne' utile un confronto con chi non ha la stessa esperienza e competenza: cio' senza alcuna superbia ma soltanto per essere costruttivi e non semplicemente teorici. Preferisco far parlare il mio curriculum e la reputazione che mi sono costruito in decenni di duro lavoro e costante impegno nella professione".
La lista di Lavra puo' contare "su quattro colleghi del Consiglio uscente che mi hanno seguito molto lealmente e con cui ho costruito una squadra del tutto nuova, caratterizzata anch'essa interamente da professionalita' e da reputazioni cristalline. Avere queste nuove forze per portare avanti il programma gia' avviato mi rende molto orgoglioso. Un programma concordato a suo tempo con il mio predecessore Roberto Lala e di cui abbiamo portato a termine solo una parte".
Insomma, grazie all'attenzione rivolta all'aspetto deontologico, "i tempi sono maturi per farne capire l'importanza ai colleghi e per farlo uscire dal cono d'ombra in cui era finito. Soprattutto, bisogna superare l'indifferenza sul ruolo che l'Ordine riveste per la categoria". Tutti aspetti su cui "mi sto entusiasmando". Infine, Lavra riconosce un errore del passato. "Probabilmente ci attardavamo troppo ad ascoltare un sindacalismo tradizionale che assecondava la politica e che oggi bisogna abbandonare. Io ho rifiutato questo tipo di vetero sindacalismo, cogliendo cosi' le attese dei colleghi. Questo sicuramente non ha fatto piacere ad alcuni esponenti di quella realta', tra cui ci sono anche dei miei avversari in questa sfida. Ma quello che conta e che mi aspetto - conclude il presidente uscente- e' che la partecipazione questa volta sia piu' alta del passato, proprio perche' entrando nel vivo delle problematiche credo di essere riuscito a risvegliare interesse per l'Ordine".
(Red/ Dire)
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