(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 mar. - Obesita' infantile e infezione da HIV sono stati tra i temi al centro della Riunione informale dei Ministri della Salute dell'Unione Europea svoltasi a Malta. Sul primo tema il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presente all'evento ha evidenziato come sia "fondamentale istituire a livello nazionale dei sistemi di Governance con la partecipazione del mondo scientifico e delle organizzazioni non governative perche' essi consentono di monitorare i comportamenti alimentari nelle diverse fasce d'eta' della popolazione e di predisporre interventi basati sulle evidenze". "Appare opportuno - ha precisato il Ministro - un lavoro comune per assicurare che i dati raccolti siano confrontabili, per valutare l'adozione di strategie mirate e che coinvolgano eventualmente anche piu' Stati Membri. E in questo contesto l'obiettivo principale dell'Italia e' quello di favorire un'azione decisiva per affrontare questioni rilevanti come la malnutrizione in eccesso, tenendo conto anche dell'influenza su di esse delle politiche economiche e delle disuguaglianze sociali".
Il Ministro ha ricordato poi come "i dati italiani mostravano nel nostro Paese un tasso preoccupante di crescita dell'obesita' infantile che pero', con gli ultimi dati provenienti dai tre sistemi di sorveglianza, hanno mostrato una significativa inversione del trend (sovrappeso in bambini di 8-9 anni passato da 23,2 a 20,9% e obesita' da 12 a 9,8 nel periodo 2008-2014)". "In quest'ottica - ha precisato - occorre attivare a livello europeo, come stiamo facendo in Italia, progetti che utilizzano diversi approcci metodologici e interventi nelle scuole con progetti (penso al progetto italiano di distribuzione di frutta nelle scuole) che mirano a valorizzare gli aspetti positivi di un'alimentazione corretta e a migliorare nei ragazzi la conoscenza degli alimenti. Grande attenzione poi va riservata all'allattamento materno e alla corretta alimentazione nei primi 1000 giorni dal concepimento". Il Ministro ha poi ricordato come sia "necessario anche ridurre l'impatto del marketing sugli alimenti destinati ai bambini, per non condizionare in alcun modo le loro scelte". In ogni caso Lorenzin ha ribadito come "suscitano ancora perplessita', e incertezze sui risultati, le politiche unilaterali, coercitive legate a sistemi di valutazione dei singoli alimenti (semafori e altri sistemi di valutazione a colori o punti) basati sui profili nutrizionali degli alimenti, o alla tassazione maggiorata di prodotti alimentari, con la conseguente demonizzazione anche di prodotti molto validi".
Nella seconda sessione della Riunione e' stato affrontato il tema dell'infezione da HIV. "Nel nostro Paese l'infezione da HIV - ha detto il Ministro - nel corso degli anni ha presentato profonde variazioni non solo in termini epidemiologici, ma anche per quanto attiene la realta' socio-assistenziale". Per il Ministro "rimangono in ogni caso ancora questioni irrisolte, prima fra tutte il persistere della diffusione dell'infezione.
Negli ultimi anni, infatti, il numero di nuove infezioni e' rimasto stabile, ed emergono nuove problematiche. Si osserva un aumento dell'eta' mediana alla diagnosi, nonche' un cambiamento delle modalita' di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale".
"Da alcune indagini attuate - ha ricordato - emerge che l'informazione in tema di HIV e' presente, in termini essenziali, nella popolazione, ma che le conoscenze in molti ambiti specifici, in particolare in quello preventivo, permangono scarse". "Altra criticita' riguarda poi il ritardo nella diagnosi - ha precisato il Ministro -. Il numero di decessi in persone con AIDS e' stabile dal 2010 mentre aumenta progressivamente la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS che scopre di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS. Nell'ultimo decennio e' aumentata la proporzione delle persone con nuova diagnosi di AIDS che ignorava la propria sieropositivita' e ha scoperto di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS".
"Per affrontare questi problemi - ha detto Lorenzin - l'Italia ha approntato Il Piano Nazionale di interventi contro HIV e AIDS (la cui Intesa e' in corso di approvazione in Conferenza Stato-Regioni) per ridurre il numero delle nuove infezioni, facilitare l'accesso al test e l'emersione del sommerso, garantire a tutti l'accesso alle cure, coordinare i piani di intervento sul territorio nazionale, tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone PLWHA, promuovere la lotta allo stigma e realizzare interventi di comunicazione, prevenzione e formazione sulla popolazione giovanile, con particolare riferimento alla popolazione scolastica".
(Red/ Dire)