Dg intervistato dalla Dire: 'Grande sfida e' apertura servizi sul territorio'
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 31 mag. - "Il 2017 e' un anno importante. Entro fine giugno completeremo l'attuazione del nuovo atto aziendale, approvato sei mesi fa, con i conferimenti degli incarichi apicali, e subito dopo avvieremo il piano strategico con nuove direzioni, nuovi distretti. Ci lasceremo per sempre alle spalle le precedenti aziende". Con queste parole il direttore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese, ha iniziato una lunga intervista con l'agenzia Dire. Tra le novita' introdotte da Tanese, 50 anni, uno dei principali esperti a livello nazionale di management sanitario, gli indicatori di performance ai direttori che lavorano all'interno dell'Asl. "Prima si davano incarichi e non si davano gli obiettivi- ha spiegato Tanese- Noi abbiamo dato gli incarichi, gli obiettivi e anche la performance attesa di miglioramento, con un monitoraggio trimestrale". Tanese, ricordando che l'azienda e' passata da duemila a seimila dipendenti in dodici mesi, ha sottolineato uno dei lati piu' impegnativi dell'operazione di fusione tra ex RmA ed RmE: "Unificare tutti i sistemi operativi e i processi gestionali.
Abbiamo ancora due tesorieri, due banche, molti contratti con piu' fornitori, accordi sindacali diversi. Stiamo riallineando il tutto ma e' un'opera titanica". La grande sfida e' l'apertura di servizi sul territorio e la necessita' di dare ai cittadini le risposte che cercano. "Per molti anni la sanita' e' stata ospedalocentrica, e questo ha costituito un limite- ha spiegato Tanese- Questo non significa che adesso ci dobbiamo dimenticare degli ospedali, che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione e di ammodernamento, e giustamente la Regione Lazio se ne sta occupando. Ma e' necessario riorganizzare i servizi sul territorio, lavorare sull'accoglienza, il comfort, la presa in carico, far lavorare tutti i soggetti in maniera integrata". Secondo Tanese le Case della salute "sono state un successo perche' si e' riusciti ad avere un punto unico di accesso integrato col Municipio, ad avere i medici di medicina generale a disposizione dei cittadini, ad avere ambulatori infermieristici che qualche anno fa erano assenti. Cio' che va fatto ora e' portare avanti un'azione di miglioramento sul territorio, perche' a volte il personale e' poco motivato, altre volte meno qualificato o piu frammentato. Ci sono specialisti che fanno 6-8 ore di prestazioni e basta, mentre serve un'integrazione nella rete, per esempio i consultori con i punti nascita. Abbiamo tantissimi servizi ma quantita' non significa risposta integrata".
Ma come si fa a cambiare? Per Tanese sono tre gli aspetti su cui lavorare: avere un'informazione migliore, attivare tutti gli attori in un lavoro integrato e standardizzare i processi di erogazione dei servizi. Per questo il direttore generale da poche settimane ha lanciato il nuovo portale dell'Asl Roma 1. "C'era bisogno di un sito nuovo e riconoscibile- ha evidenziato- Noi lo abbiamo migliorato in funzione del punto di vista del cittadino, cercando di favorire l'accesso rapido e intuitivo alle informazioni che servono, facendolo diventare sede di servizi online". In fondo, ha concluso Tanese, "il rapporto tra Asl e comunita' va ricostruito sulla fiducia e ogni nostro tentativo va in quella direzione".
(Red/ Dire)