(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Roma, 25 gen. - "La stabilizzazione dei precari fatta cosi' e' soltanto una umiliazione e un'offesa ai nostri medici che per anni hanno garantito il diritto alle cure ai cittadini in condizioni di lavoro da terzo mondo. Zingaretti volta le spalle ai precari, il suo e' l'ennesimo colpo a danno della Sanita' del Lazio gia' fortemente provata". Cosi' in un comunicato il vicesegretario vicario Cimo Lazio, Renato Andrich, commentando il piano assunzioni della Regione del commissario ad acta e chiedendo urgentemente un incontro con i vertici per discutere l'intera vicenda.
"Avrebbe dovuto essere la conclusione di un incubo che va avanti da oltre un decennio per migliaia di medici pubblici precari del Lazio ma la Regione non solo ha sottostimato i numeri reali nel suo piano assunzioni, ma pretende addirittura di escludere dai concorsi molti degli aventi diritto, adducendo presunte irregolarita' procedurali degli anni passati. E' gravissimo il comportamento della Regione che per anni ha sfruttato il lavoro dei medici precari, fondamentale per il Servizio sanitario regionale nei settori piu' delicati e disagiati. Anzi, senza il contributo di questi medici, molte strutture non sarebbero potute sopravvivere ed e' vergognoso che ora si voltino le spalle a questi professionisti, anziche' dimostrare loro rispetto e gratitudine, dando loro quello che gli spetta di diritto dopo anni di duro lavoro".
Il riferimento "riguarda circa il 25% di 1800 precari che oggi si vorrebbero rendere 'invisibili' mentre, per molti anni, sono stati 'regolari' e 'utili' per assicurare servizi essenziali ai cittadini. Vogliamo ricordare a Zingaretti che la qualita' e il valore professionale dei nostri medici sono testimoniati dalla richiesta che la Francia ne sta facendo per il proprio Servizio sanitario. Sarebbe interessante chiedersi perche' la Francia chiede solo i nostri medici ma non i nostri manager. Hanno forse capito dove si annida il vero problema della nostra Sanita'? Chiediamo di essere ricevuti al piu' presto in Regione con l'auspicio di evitare un dramma sociale".
(Red/ Dire)