(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Roma, 18 gen. - "Paradossi del governo in questa ultima fase della nostra legislatura: da un lato ignora l'incalzante necessita' di legiferare in materia di giochi e di azzardopatia, pur avendo pronto fin dal lontano 26 giugno 2014 (sic!) un ddl approvato dall'intera commissione a tutela dei cittadini; dall'altro imprime una indebita accelerazione al ddl sulle disposizioni anticipate di trattamento di cui non sono stati neppure presi in considerazione gli oltre 3.500 emendamenti presentati. C'e' una tale disparita' di approccio tra le due questioni da diventare un fatto emblematico in questo governo". Lo nota Paola Binetti, deputata di Udc, che aggiunge: "In materia di soldi, che si tratti di banche o di Agenzia dei monopoli tutto e' permesso, tutto e' tollerato, su tutto si chiudono gli occhi e ci si tura il naso. Anche quando gli scandali sono sotto gli occhi di tutti. E debbo dire che non fa scandalo solo quanto accaduto alle famose 4 banche popolari o a Mps, ma fa scanalo anche un padre di famiglia che abbandono il figlio di tre anni in macchina per andare a giocare quel poco che ha. Ma il governo tace, prende tempo, reitera le stesse affermazioni prive di contenuto e comunque sprovviste di forza attuativa".
Poi, Binetti prosegue: "Quando invece si tratta di questioni che riguardano la vita e la morte, la famiglia e i figli, allora l'accelerazione che si imprime ai disegni di leggi e' disposta a ricorrere a tutte le scorciatoie possibili, senza guardare in faccia nessuno e ignorando vistosamente le istanze che provengono dall'area cattolica. Si badi bene non da un partito politico o da una coalizione, ma da una significativa parte del paese, maggioritaria fino a pochi anni fa e forse tuttora in grado di rappresentare il sentito comune degli italiani. Il ddl sulle Dat sara' sottoposto in commissione ad una intensa operazione di revisione, ma nulla si potra' contro una volonta' del Pd, i cui numeri alla Camera sono schiaccianti, determinato a vincere una battaglia, persa nelle legislature precedenti da due illustri colleghi come Ignazio Marino e Livia Turco Chissa' forse a fine legislatura di questo governo resteranno solo la legge sulle unioni civili, che ha visibilmente aperto la strada anche alla stepchild adoption e questa legge sulle Dat, che finira' col consentire molteplici forme di eutanasia passiva. E chissa' se gli italiani si accorgeranno di questa operazione che in pochi mesi ha impresso a vita e famiglia i due tagli piu' gravi della nostra storia repubblicana".
(Red/ Dire)