(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Roma, 18 gen. - "Una notizia purtroppo non diventa vera solo se la desideriamo tanto". Prudenza da parte del presidente della Cao di Roma, Brunello Pollifrone, nel commentare la recente circolare del ministero dello Sviluppo economico sui requisiti per l'esercizio dell'attivita' odontoiatrica in forma societaria. "Ci sono pareri discordanti da parte di esperti e tecnici- aggiunge parlando con l'agenzia Dire- dal momento che sembra sia cambiato poco dal punto di vista della normativa. Il parere del dicastero, insomma, sembra non essere esattamente cio' che auspicavamo". Il Mise si era espresso su una controversia aperta tra un professionista di Trento e l'Ufficio del Registro imprese locale, che non ha accolto l'iscrizione della srl come 'attivita' odontoiatrica', anche se questa si e' dotata di un direttore sanitario.
Da qui la conferma della valutazione dell'Ufficio del Registro, che ha sospeso la pratica segnalando come "l'attivita' di studio odontoiatrico (attivita' professionale protetta) puo' essere esercitata in forma societaria solamente da una societa' tra professionisti". Quindi, conclude Pollifrone, al momento i toni "non possono essere trionfalistici: dobbiamo fare chiarezza sulla questione e sui passaggi burocratici che servono per aprire un'attivita'. E aprire uno studio dentistico e' diverso da aprire una clinica privata".
(Red/ Dire)