(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 feb. - Rimane lo stato di agitazione di Cimo Lazio a causa del silenzio della Regione sulla stabilizzazione dei precari. A dirlo e' Ernesto Cappellano, coordinatore del settore specifico Cosips della Cimo Lazio, che lamenta il perdurare di una "situazione molto confusa, in cui la Regione si sta distinguendo per la scarsa trasparenza, oltretutto nel non rispondere alle nostre istanze di accesso civico per conoscere i numeri relativi ai precari e alle loro tipologie contrattuali".
A questo, spiega all'agenzia Dire, si aggiunge un altro "problema insorto negli ultimi giorni: il documento preparato da Agenas e dal ministero dell'Economia che riguarda i fabbisogni di personale, che sembrerebbe mettere in discussione i numeri gia' esigui di personale stabilizzato. Da indiscrezioni sembrerebbe che in base ai loro calcoli attualmente possano essere stabilizzate circa 300 persone, un numero irrisorio rispetto ai 3.500 posti disponibili tra stabilizzazioni e nuove assunzioni in base al decreto di Zingaretti". Alla luce di queste criticita', continua Cappellano, "e' inevitabile rimanere in stato di agitazione, nonostante lo stesso governatore abbia promesso la rivisitazione del decreto. Cosi' come non possiamo escludere la possibilita' dello sciopero di altre manifestazioni di protesta non solo verso la Regione, ma a questo punto anche verso il Governo. La nostra pazienza non durera' molto".
Risale a circa quindici giorni fa l'ultima richiesta di incontro avanzata all'ente di Via Cristoforo Colombo, "anche questa caduta nel vuoto. Sembra quasi che alla Regione abbiano qualcosa da nascondere", conclude Cappellano.
(Red/ Dire)