(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 feb. - "Il paziente e' da oltre 125 anni al centro di ogni attivita' di MSD. Abbiamo particolarmente a cuore il paziente con malattia cronica, perche' il sistema di gestione della salute si e' ampliato diventando piu' complesso e con l'allungamento dell'aspettativa di vita dei cittadini europei, soprattutto italiani, la cronicita' rappresenta un fattore chiave che 'erode' la sostenibilita' del sistema stesso. Il diabete, le malattie cardiovascolari e oncologiche, la depressione e l'Alzheimer, hanno un peso sempre maggiore e sono le principali responsabili di anni di salute persi e dell'assorbimento delle risorse del fondo sanitario nazionale". Cosi' Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia, in occasione del workshop istituzionale 'Il paziente al centro: la gestione integrata della cronicita'' organizzato a Roma da Msd Italia nell'ambito del progetto #Insieme per il cuore.
"L'impegno di MSD verso il paziente cronico ha tante facce- ha proseguito Luppi - diverse ma complementari: l'innovazione terapeutica (nella prevenzione e nella cura), l'innovazione nell'informazione (attraverso le campagne di educazione sanitaria realizzate in partnership con gli interlocutori istituzionali, le societa' scientifiche e le associazioni dei pazienti), l'innovazione in sanita' (con l'utilizzo della tecnologia digitale che permette di realizzare percorsi di cura personalizzati che pongono al centro la tutela della persona).
Vantiamo una leadership riconosciuta nel settore delle cure primarie, con tante molecole innovative prime nella classe e tanti mega trial che hanno scritto la storia dell'innovazione scientifica rivoluzionando i paradigmi terapeutici delle malattie croniche cardiovascolari metaboliche".
La ricetta per sostenere il peso della cronicita' nel lungo termine, secondo il presidente e ad MSD Italia, dunque, deve prevedere "il potenziamento del finanziamento pubblico del Ssn, un adeguato investimento in prevenzione anche attraverso i vaccini, la riduzione degli sprechi e l'apertura a forme di sanita' integrativa. Il tutto deve, infine, passare attraverso una nuova governance secondo una visione olistica, un concetto di innovazione che sia allineato con le diverse priorita' della sanita' pubblica e una vera partnership tra tutti gli attori coinvolti- ha concluso Luppi - per garantire anche al nostro Paese un invecchiamento attivo e in buona salute".
(Red/ Dire)