(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 13 dic. - Bastano 150 minuti di esercizio fisico a settimana per ridurre del 60% la comparsa di alcune malattie, dal diabete, che colpisce oltre 3,7 milioni di italiani, all'infarto miocardio acuto, di cui e' vittima oltre il 10% della popolazione tra i 30 e i 70 anni. Il movimento migliora infatti lo stato fisico oltre che l'umore, funzionando come una sorta di medicina per i pazienti, purche' prescritto su misura. Perche' in caso contrario, addirittura, potrebbe essere dannoso e portare fino alla morte. Anche per questo e' importante essere seguiti dal chinesiologo, quel professionista che opera nel campo del movimento umano attivo con lo scopo di promuovere il benessere psicofisico delle persona.
È quanto emerso a Roma in occasione del convegno 'Chinesiologo, professionista del Ben...Essere', promosso dall'Unione nazionale Chinesiologi, che si e' svolto all'Auditorium della Cna. Tra i partecipanti, oltre al presidente dei chinesiologi, Giorgio Berloffa, anche il professor Felice Strollo, della Societa' italiana di Diabetologia, e il professor Salvatore De Rosa, della Societa' italiana di Cardiologia.
"Il diabete colpisce oltre 3,7 milioni di italiani e almeno un milione di persone e' 'portatore' di questa condizione senza saperlo- ha fatto sapere il professor Strollo- In particolare, nel mondo una donna su dieci e' malata. Per invertire la rotta e fermare questo 'tsunami' occorre quindi puntare su prevenzione e stili di vita sani, primo fra tutti lo sport: marcia, corsa veloce, nuoto, bicicletta, ginnastica in palestra da eseguire senza affanno, alternati al potenziamento muscolare, infatti, sono i migliori 'farmaci' per prevenire o tenere sotto controllo il diabete". Se prescritto su misura, dunque, l'esercizio fisico funziona come una medicina per i pazienti. "Ma affinche' sia veramente efficace- ha sottolineato ancora Strollo- deve essere svolto con regolarita' e sotto la supervisione di diabetologo e chinesiologo".
Il movimento contribuisce a prevenire anche le malattie cardiovascolari, di cui sono vittime ogni anno quasi 18 milioni di italiani. "L'infarto miocardico acuto- ha spiegato quindi il professor De Rosa- di cui e' vittima oltre il 10% della popolazione tra i 30 e i 70 anni, non lo si puo' prevedere ma ci si puo' preparare con un buon esercizio fisico. Meglio se guidati da un chinesiologo, una importante figura in grado di aiutare il paziente, dopo la fase post-intervento, ad eseguire esercizi di rieducazione cardiologica anche stando a casa da soli". Anche se praticato in piccoli dosi, l'esercizio fisico produce comunque qualche effetto benefico, rispetto alla assoluta sedentarieta'. E la conferma, hanno fatto sapere gli esperti nel corso del convegno, viene da un recente studio pubblicato dalla rivista americana 'Jama Internal Medicine', secondo cui coloro che praticano attivita' fisica anche solo nel weekend stanno meglio rispetto ai pigri cronici.
Ma perche' e' importante la figura del chinesiologo? "Il chinesiologo e' importante per un motivo semplicissimo- ha risposto all'agenzia Dire il presidente dell'Unione nazionale Chinesiologi, Berloffa- il movimento, al contrario di quello che si crede normalmente, fa male se fatto male e puo' causare delle patologie gravissime, portando fino alla morte. Se il movimento viene invece fatto bene, il costo-beneficio diventa attivo e quindi puo' prolungare la vita, prevenire patologie e far stare in salute le persone. È fondamentale, pero', che il movimento sia cucito addosso alla persona, che nasca da una valutazione funzionale dell'individuo, e questo soltanto il laureato in Scienze motorie, quindi il chinesiologo, e' in grado di farlo". Bene il movimento, quindi, purche' personalizzato e misurato su ogni singolo individuo.
Da qui la necessita' di promuovere 'Chinesiologi del Ben...Essere', il nuovo percorso formativo per laureati in Scienze motorie, che prendera' il via il 12 gennaio 2018 ad Acireale (Catania) Il corso, organizzato dall'Unione nazionale Chinesiologi (che conta oltre 2mila iscritti), si strutturera' in 6 week-end per un totale di 120 ore, tra lezioni teoriche e pratiche. Nella veste di insegnanti ci saranno i docenti universitari a contratto e i preparatori atletici di nazionali. "Tratteremo tre pilastri fondamentali- ha raccontato Berloffa- il primo riguardera' la capacita' di comunicare le due patologie croniche che abbiamo scelto, cioe' il diabete e le malattie cardiache; il secondo la valutazione funzionale, cioe' tutti i test da campo e da palestra che servono ad individualizzare in maniera corretta il movimento per il singolo individuo; il terzo la capacita' da parte del laureato in Scienze motorie di indicare il corretto movimento sia nelle palestre sia fuori. Definisco insomma questo corso un 'hub'- ha infine concluso il presidente della Unc- perche' da questo partiranno delle specializzazioni successive che porteranno il laureato in Scienze motorie ad intervenire sempre di piu' sulla salute dei cittadini". Per info: www.unc.it.
(Red/ Dire)