(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 12 apr. - "Questo numero non esisteva, ma esistevano dei dati su cui ognuno poteva dire la sua all'interno del calderone. Finalmente abbiamo fatto chiarezza per riuscire a capire quali sono le carenze nel settore e migliorare cosi' i servizi ai cittadini". Cosi' il presidente dell'AIFI, Mauro Tavarnelli, in occasione della conferenza stampa organizzata all'hotel Nazionale di Roma dal titolo 'Fisioterapisti - I numeri di una grande realta'', in cui e' stato presentato il primo censimento dei professionisti realizzato dall'Associazione. Sono infatti 64.866 i fisioterapisti oggi in Italia, una stima contenuta nel 'Modello previsionale 2015-2035' primo passo necessario a determinare il fabbisogno formativo per l'anno accademico 2017-2018. "Le carenze registrate nei numeri sono importanti- ha aggiunto- soprattutto perche' manca l'obbligo di iscrizione non esistendo un Ordine professionale". Su questo versante, l'auspicio e' che il ddl Lorenzin vada "in porto entro questa legislatura per avere in futuro la certezza dei dati". Dati che andranno quindi "raffinati" per avere un 'identikit' del professionista.
"Dobbiamo cioe' entrare nel dettaglio capendo quanti dei circa 65mila fisioterapisti sono uomini o donne, quanti veramente esercitano dopo la formazione e anche quanti sono vicini al pensionamento. Infatti- conclude Tavarnelli- se si vuole programmare veramente il numero dei fisioterapisti necessari a garantire la salute dei cittadini, bisogna contare quanti da qui a poco tempo smetteranno di lavorare. Ci aspetta un impegno importante, con la speranza che arrivi un Ordine a fornire dati certi".
(Red/ Dire)