Fertility Day, Sigo: "È tema nazionale"
"Giovani sono poco informati e ignoranti, anche su anatomia"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 28 set. - "Se 700mila persone non riescono ad avere bambini e' un problema della nazione e non del singolo, tanto e' vero che infertilita' e sterilita' sono state riconosciute come malattie e inserite nei nuovi Livelli essenziali di assistenza. La sensibilita' del ministro della Sanita' Beatrive Lorenzin, quindi, e' stata proprio quella di fare una battaglia in questo senso, affinche' sia la omologa che l'eterologa fossero contenute nei Lea. Ora aspettiamo l'ufficialita'". Cosi' il presidente della Societa' italiana di Ginecologia e Ostetricia, Paolo Scollo, interpellato dall'agenzia Dire in merito all'importanza della prevenzione alla fertilita'.
"Bisogna fare prevenzione- prosegue Scollo- perche' uno dei motivi di infertilita' o sterilita' e' l'eta' avanzata della donna. La prevenzione, quindi, gioca un ruolo importante e non si puo' farla senza fare informazione, ecco perche' nascono campagne di questo tipo, che sono motivate da una necessita' di informare".
Nel corso del Fertility day, intanto, durante le tavole rotonde a Roma, Bologna, Padova e Catania sono state proiettate interviste a ragazzi riguardanti il tema della salute sessuale. "In quei video- commenta il presidente della Sigo- si denota uno stato di ignoranza e di non conoscenza ne' della fisiologia ne', cosa ancora piu' grave, dell'anatomia. Questo e' dunque un momento particolare, nel quale tutti noi dobbiamo rimboccarci le maniche anziche' fare polemiche".
Ha infine concluso Scollo: "Bisogna capire perche' i ragazzi non hanno le conoscenze e se c'e' la necessita' di aiutarli. So che c'e' gia' un programma dei ministeri della Salute e dell'Istruzione finalizzato a questo. Ed e' proprio su questo che bisogna lavorare".
(Wel/ Dire)
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