Cambio al vertice dell'Omceo Roma. Il 26/11 convegno in streaming
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 14 set. - "Purtroppo abbiamo dovuto rinnovare il Consiglio in mestizia... Sono pervaso da un sentimento di tristezza perche' con Roberto Lala ero legato da un'amicizia molto forte che ci univa su tutti i valori e i principi. Avevamo una forte sintonia e il nostro rapporto di collaborazione era assolutamente armonioso. È venuta quindi a mancare una persona che reputavo e reputo sia stata fondamentale non solo per l'Ordine di Roma ma per tutti gli equilibri, le possibilita' e le speranze in ambito nazionale". Cosi' Giuseppe Lavra, nuovo presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire. La sua elezione si e' resa necessaria dopo la prematura scomparsa, lo scorso primo settembre, del presidente Roberto Lala.
Ci sara' continuita' di intenti? "Certamente- risponde Lavra- c'e' la volonta' da parte mia di emularne l'opera. Ci siamo trovati da sempre in perfetta sintonia, anche con l'intera squadra del Consiglio. E non a caso utilizzo questo termine, perche' Lala aveva forgiato una vera e propria 'squadra' all'Ordine, dando anche un'impostazione al nostro modo di agire. In questo senso e' stato davvero un caposcuola. Con Roberto c'e' stata una ventata di rinnovamento e l'Ordine e' ridiventato un'istituzione di grande riferimento perche' abbiamo riscoperto, e su questa linea andremo avanti, che il vero compito dell'ente e' custodire il codice deontologico e, soprattutto, divulgarlo, farlo rispettare ancora di piu' e applicarlo in tutte le sue forme".
Questo e' il solco "che ha tracciato Lala- prosegue il nuovo presidente dell'Omceo Roma- e che ho intenzione di seguire con fedelta', perche' ci abbiamo creduto insieme e perche' glielo devo come lascito morale. Da Roma intendo dare un contributo anche sulla scena nazionale, come gia' fatto in questi ultimi cinque anni da Lala con molta intelligenza e, soprattutto, molto carisma".
Intanto, il prossimo 26 novembre si terra' all'Ordine capitolino un convegno proprio sull'etica, dal titolo 'In scienza e coscienza'. Per la prima volta in diretta streaming. Puo' anticiparci qualcosa? "Per quella data abbiamo organizzato un grande convegno- fa sapere Lavra- in cui si parlera' di tutta la sfera etica e deontologica della nostra professione, come rendere sempre piu' concretamente applicativo il codice in tutti i sensi. Ci sono aspetti, infatti, che possono diventare rivoluzionari laddove li rendiamo attuativi e applicativi in concreto. In gran parte abbiamo gia' iniziato, ma e' chiaro che questa opera va proseguita perche' dobbiamo riportare tutta la categoria nel solco di una professione coerente con il codice".
Nel convegno si parlera' anche di come potrebbe essere rimodellato il Servizio sanitario nazionale, che secondo Lavra "ha troppe contraddizioni e troppi elementi che vanno fatti evolvere- sottolinea-. Al momento la sanita' e' troppo incagliata in logiche di piccola politica, di basso cabotaggio, ma anche in alcune di tipo economicistico per gli interessi che ruotano attorno ad essa. Durante il convegno, quindi, in maniera aperta e senza veli parleremo in modo disincantato di un'ipotesi ideale di un servizio sanitario da rimodellare e ristrutturare. L'ambizione e' forte e questa iniziativa era gia' in cantiere e concordata con il nostro presidente scomparso prematuramente".
Aggiunge ancora il neo presidente dell'Ordine della Capitale: "Ci teniamo a portare avanti questo progetto perche' quasi l'intero Consiglio e' costituito da medici e odontoiatri, tutti operativi sul campo: non facciamo di mestiere gli ordinisti, tutti noi pratichiamo la professione medica e questo e' importante perche' cerchiamo di dare l'esempio in concreto. Non siamo estranei o lontani da questo mondo, mentre sono in tanti a mettere bocca sulla nostra professione senza averci nulla a che fare. È come se noi andassimo a spiegare ai giocatori di calcio come si gioca in campo... Nel nostro Paese, in questo senso- conclude Lavra- va fatta chiarezza perche' c'e' molta confusione".
(Wel/ Dire)