Binetti: Giornata salute mentale, piu' investimenti
Difficolta' diagnosi, tanti farmaci diversi e miriade di terapie
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 12 ott. - "E' fin troppo facile constatare quanto poco si investa nella delicatissima area della salute mentale, in cui i bisogni sociali si intrecciano strettamente con quelli clinico-assistenziali.
Almeno tre fattori importanti incidono nella qualita' dei servizi messi a disposizione delle persone che hanno problemi di salute mentale". Lo afferma Paola Binetti di Area popolare e neuropsichiatra infantile in occasione della giornata mondiale della salute mentale.
"Prima di tutto- prosegue la parlamentare di Ap- la difficolta' della diagnosi che oscilla tra il comune disagio psichico, in cui tutti prima o poi incorriamo, e forme di patologia piu' gravi come la schizofrenia, la cosiddetta depressione maggiore, i pesanti disturbi di personalita', ecc. Quindi l'eterogeneita' delle terapie che includono farmaci di vecchia e nuova generazione, forme diverse di psicoterapia e una miriade di altre terapie di sostegno, piu' o meno efficaci a seconda della personalita' del soggetto, del disturbo di cui soffre e del contesto in cui vive. Ma di queste terapie il SSN tende a rimborsare solo i farmaci e tutt'al piu' un numero assai limitato di sedute di psicoterapia. E infine i tagli radicali che hanno caratterizzato le politiche sociali in questi anni di crisi, in cui le persone piu' fragili si sono trovate a fronteggiare difficolta', almeno apparentemente, insormontabili per loro, subendo quindi un vero e proprio crollo, che a volte e' sfociato nel suicidio".
"La salute mentale e' un bene prezioso- continua Binetti- fin dalla prima infanzia e come tale va custodito dall'intero sistema socio-sanitario. Oncologi, immunologi, infettivologi, pediatri e geriatri: tutti i medici oggi hanno bisogno di un surplus di formazione per saper rispondere alle esigenze dei malati anche sotto il profilo della sofferenza psicologica. Troppo pochi gli investimenti per la prevenzione del disagio psichico- aggiunge Binetti- che creano nei bambini quelle forme di disarmonia evolutiva che gli adulti stigmatizzano con nomi diversi a seconda del disagio che i bambini provocano in famiglia, nel gruppo classe, e negli altri contesti sociali. Quasi nulli gli investimenti per prevenire nell'adolescenza anoressia, dipendenze di varia natura, droghe ed alcol incluso, abbandono scolastico, ecc. Totalmente ignorati quei sintomi come ansia, disturbi dell'umore, crisi di panico, che troppo spesso sono minimizzati o rimandati a sistemi di cura fai-da-te, con il consiglio di qualche amico che ne ha sofferto in precedenza e assume il ruolo di esperto".
"Anche per la complessita' dei modelli di vita che oggi ci impongono troppo spesso ritmi esasperanti e che culminano nella crisi della famiglia, moltiplicando separazioni e divorzi, che impattano pesantemente sull'equilibrio dei bambini. Celebrare la giornata mondiale della salute mentale- osserva ancora- significa affinare la sensibilita' per cogliere precocemente i segni del disturbo psichico e della sofferenza che si genera nel soggetto e si proietta nella sua famiglia e nell'ambiente di lavoro in cui vive. Ma anche una diagnosi precoce e raffinata ha poi bisogno di interventi terapeutici che non si limitino alla somministrazione di farmaci e includano anche trattamenti non farmacologici. Per questo- conclude Binetti- servono investimenti e risorse anche sotto il profilo culturale della qualita' della formazione: clinica, psicologica e pedagogica, ma anche formazione ad hoc portata negli ambienti di lavoro, nei contesti sociali, ecc.".
(Wel/ Dire)
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