Calo vaccinazioni ha fatto aumentare decessi per polmonite
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 5 ott. - "In Italia non solo nascono pochi bambini, ma ne abbiamo sempre di piu' in condizioni di instabilita': abbiamo circa un milione di bimbi con malattie di tipo cronico e soprattutto in questo casi il vaccino e' salvavita". Cosi' Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma e vicepresidente della Societa' italiana di Pediatria (Sip), intervenendo a Roma in occasione della presentazione nella Capitale del 'Calendario vaccinale per la vita 2016'.
"Soprattutto nei bambini- ha proseguito- e' immotivabile razionalmente il fatto che quella che e' una categoria a rischio si vaccini meno. Il motivo? Proprio perche' si ritengono persone piu' fragili hanno ancora piu' paura dei vaccini".
Ha spiegato ancora Villani: "Talvolta, paradossalmente, sono gli stessi medici curanti o quelli dei centri specialistici a non incoraggiare a sufficienza alle vaccinazioni non si sa perche'. E il paradosso e' enorme, cioe' coloro che piu' ne avrebbero beneficio, perche' in quel caso non e' un'opportunita' di salute ma e' un salvavita, si vaccinano meno. Faccio un esempio: un bambino cardiopatico grave colpito da influenza sotto i sei mesi o l'anno di vita ha un rischio di mortalita' del 30%".
L'esperto ha quindi sottolineato che con la diminuzione delle vaccinazioni "c'e' stato un aumento delle ospedalizzazioni e dei morti per polmonite pneumococcica rispetto agli anni precedenti. Quindi la mancata vaccinazione ha prodotto dei danni reali e concreti".
Per questo, secondo Villani, il 'Calendario vaccinale per la vita' e' uno strumento "importantissimo per combattere l'ignoranza che ruota attorno alle vaccinazioni- ha aggiunto- e c'e' bisogno che si diffondano corrette informazioni. Dobbiamo allora sperare che ci siano aziende che continuino a produrre vaccini, perche' sono un valore sociale", ha infine concluso.
(Wel/ Dire)