Garofalo: Bonus per diffondere cultura prevenzione tra i giovani
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 23 nov. - Un pacchetto di voucher a disposizione degli adolescenti, da utilizzare per effettuare visite specialistiche e prendersi cura della propria salute fin da giovani. Una sorta di Carta salute, sulla scia del bonus Cultura destinato ai neodiciottenni. L'idea e' della Societa' italiana di Medicina dell'adolescenza, che in questo modo vuole riempire la mancanza di prevenzione nella fascia a cavallo tra l'infanzia e l'eta' adulta.
Una sorta di limbo che si ripercuote nell'assenza di controlli medici programmati, quando non si va piu' dal pediatra ma non ancora dal medico di famiglia. "Dopo i 14 anni i ragazzi non hanno punti fermi e non si capisce a chi possono rivolgersi", spiega all'agenzia Dire il presidente della Sima, Piernicola Garofalo. Insomma, non esiste un 'regista della salute' che indirizzi gli adolescenti. "Non ci sono figure specifiche: il pediatra esce di scena, mentre il medico di famiglia e' spesso totalmente assorbito dai problemi dei suoi pazienti per potersi dedicare a scadenzare visite al di fuori delle necessita' o delle urgenze".
Il vero tema e' quindi la prevenzione. "Bisogna potenziare la domanda da parte dei ragazzi, stimolarli a pensare alla propria salute fin da giovani". Ecco perche' l'idea del voucher, "semplice e vincente", secondo Garofalo, da 'spendere' per "responsabilizzarli e diffondere la cultura della prevenzione, con riferimento particolare alle grandi malattie, fino a farla diventare un'abitudine". La proposta, precisa il presidente Sima, "non vuole criminalizzare nessuno ma e' solo uno strumento da aggiungere a quelli gia' in uso".
Una volta presentati i 'Voucher della salute', la palla passera' ai tecnici per valutare se e come l'idea potra' essere concretizzata. "Come trasferire nero su bianco il nostro stimolo- spiega Garofalo- dipendera' dai vari enti e dalle collaborazioni con ambulatori, grandi ospedali, cliniche accreditate. Stara' al legislatore e al Servizio sanitario nazionale ragionare su agevolazioni, accordi e modalita' di azione". Intanto, il discorso "e' stato avviato con alcune societa' scientifiche, il Miur e ovviamente il ministero della Salute".
(Wel/ Dire)