Epatite, Lorenzin: Cureremo 50mila pazienti l'anno
"Prezzi inaccettabili, agenda deve farla chi sta con pazienti"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 23 nov. - "I 500 milioni di euro strutturali previsti dalla Legge di Bilancio per i farmaci innovativi ci permetteranno di raggiungere l'obiettivo di curare almeno 50.000 pazienti di Epatite C ogni anno ed eradicare la malattia almeno per quanto riguarda la fase acuta, cosi' da poter poi allargare le terapie anche a tutti gli altri infetti meno gravi, per scongiurare il rischio di complicanze". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo nei giorni scorsi a Roma ad un convegno sul tema organizzato da Alleanza contro l'Epatite (Ace) presso il dicastero.
"Continueremo quindi in questa grande esperienza di reclutamento- ha proseguito Lorenzin- che ci rende unici in Europa e applicheremo lo stesso metodo per nuovi farmaci in arrivo per Alzheimer, che riguardano una platea altrettanto grande. Quanto fatto fino ad oggi dimostra che le istituzioni sono vicine ai pazienti. Ma se abbiamo realizzato tutto questo- ha infine concluso Lorenzin- e' anche grazie alla collaborazione con le associazioni dei pazienti".
"PREZZI FARMACI NON ACCETTABILI" "L'Aifa sta ancora contrattando il prezzo del farmaco contro l'epatite C, non abbiamo ancora chiuso la trattativa perche' i prezzi proposti non sono per noi accettabili. Noi come Paese abbiamo una storia di negoziazioni e trattative importanti a livello internazionale, ma questo e' un caso che deve essere gestito anche in un'ottica etica e sociale. Abbiamo stanziato un fondo per garantire l'accesso ai farmaci ad una larga platea, quindi bisogna venirsi incontro", dice il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
"È intollerabile- ha proseguito- che l'agenda venga dettata da chi non e' a contatto quotidianamente con i pazienti. È giusto che ci sia una remunerazione per l'azienda farmaceutica, ma deve essere sostenibile per Paesi come l'Italia che hanno milioni di persone infette. Ricordo che in questo momento i piccoli Paesi europei, con un numero di abitanti inferiore rispetto all'Italia, a prescindere dal loro Pil non riescono a erogare questi farmaci perche' non riescono a trattare come lo facciamo noi. Da piu' di un anno stiamo affrontando questo argomento in tutte le varie sessioni dei consigli europei, perche' e' un tema veramente sociale che riguarda tutta l'Europa".
Ha quindi aggiunto il ministro: "Noi come Italia abbiamo avuto la lungimiranza di mettere alcuni paletti e costituire un fondo che ci permette di erogare e abbiamo fatto un reclutamento molto importante dei pazienti con registri, che ci permette di gestire tutti i malati acuti che abbiamo- ha concluso Lorenzin- anche se ovviamente l'ambizione e' molto piu' alta".
(Wel/Dire)
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