Bene accordo Aifa-Antitrust, cosi' si garantisce salute cittadini
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 9 nov. - "Dopo lo scandalo dell'Aspen a cui l'Antitrust il 29 settembre 2016 ha comminato una multa di 5 milioni per aver rincarato un farmaco salvavita oncologico del 1500%, il ministro Lorenzin in questi giorni ha parlato di un accordo di collaborazione tra l'Agenzia italiana del farmaco e l'Autorita' Garante della concorrenza.
Obiettivo: evitare pratiche commerciali scorrette da parte di aziende farmaceutiche a danno dei malati e del Ssn, attraverso pesanti speculazioni sui prezzo dei farmaci. Il forte rincaro dei prezzi in questo caso riguardava farmaci insostituibili per malati di tumore del sangue, in particolare bambini e anziani, il che rende la cosa ancora piu' grave e sgradevole". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti di Area popolare.
"Il ministro della Sanita' Beatrice Lorenzin- aggiunge- rispondendo a un question time che io stessa gli avevo posto, ha detto che proprio alla luce del caso posto, aveva dato indicazione ai vertici Aifa per stipulare un accordo inter-istituzionale che formalizzasse e consolidasse la collaborazione fra i due enti nel settore farmaceutico. Solo una forte integrazione tra gli organismi preposti alla tutela della salute puo' garantire che il diritto alla salute dei cittadini sia effettivamente tutelato e non raggirato. Non basta curare malati e malattie con farmaci sempre piu' potenti ed efficaci- prosegue Binetti- ma proprio per questo sempre piu' cari, occorre combattere quel cancro della societa' che i chiama corruzione. A fronte di tante multinazionali del Farmaco che lavorano con una forte coscienza sociale oltre che con una invidiabile competenza tecnico-scientifica, ci sono episodi di malasanita' che si annidano nella avidita' di produttori che vedono solo soldi e numeri, dove altri vedono malati e gente che soffre. Il ministro ha sottolineato la sua volonta' di intervenire in modo strutturale nella determinazione del prezzo dei farmaci, perche' solo cosi'- conclude Binetti- si puo' garantire davvero un accesso universalistico alle cure".
(Wel/ Dire)