Lorenzin: Obiettivo e' mantenere Ssn universale
"Lo facciamo spendendo poco rispetto a vicini, il 6,5% Pil"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 23 mar. - "Il mio primario interesse e obiettivo, e quello di tutto il governo, e' mantenere il nostro Servizio sanitario nazionale come un modello universale e universalistico, che e' la nostra grande differenza rispetto a quello che accade nella maggior parte dei Paesi del mondo. Quello che abbiamo in Italia, cioe' accesso a cure e a prestazioni di massimo livello e di massima eccellenza in modo gratuito per tutti, a prescindere dalla propria carta d'identita' e dalla propria carta di credito o dal fatto di avere o meno un'assicurazione privata, e' una ricchezza sociale del nostro Paese". Lo scrive il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel suo editoriale della newsletter del dicastero (N. 8, anno 2016).
"Questo tra l'altro- prosegue- lo facciamo spendendo pochissimo rispetto ai nostri altri vicini di casa: noi spendiamo il 6,5% del prodotto interno lordo. Tutti ci chiedono: ma come fate? È ovvio che, per farlo, sono stati fatti grossi sacrifici in anni di crisi economica. Ma, a differenza di altri, durante la crisi economica noi non abbiamo privatizzato il sistema del welfare e in particolare il Sistema sanitario nazionale; lo abbiamo fatto rimanere accessibile a tutti e dobbiamo continuare a farlo. I prossimi saranno anni in cui torneremo ad investire sul personale sanitario, sull'accesso al farmaco e sulle infrastrutture. Il fondo del prossimo anno e' di 113 miliardi, quindi ci sono due miliardi in piu' rispetto a quello del 2015".
Prosegue il ministro Lorenzin nel suo editoriale: "È ovvio che facciamo i conti rispetto alla situazione economica, quindi diventa un dovere da parte di tutti noi fare in modo di eliminare gli sprechi, rendere efficace ed efficiente il sistema anche facendo azioni innovative, cioe' entrando nel merito della produttivita' del sistema, tant'e' vero che nel piano di rientro che abbiamo inserito nella legge di stabilita' non agiamo piu' solamente sulle Regioni, ma entriamo negli ospedali. Verifichiamo cioe' i livelli essenziali di assistenza dei singoli ospedali che in questi anni hanno sforato".
Facendo un piano di rientro triennale, aggiunge ancora il ministro della Salute, "una road map per uscire dalla crisi, noi andiamo in profondita' dei processi, con l'obiettivo di rendere sempre piu' efficace ed efficiente il sistema sanitario e di liberare le risorse, che cosi' verranno risparmiate e reinvestite nel sistema. Questa e' una grande novita' del Patto per la salute: le risorse non vanno piu' via, rimangono all'interno del comparto, con delle priorita': quest'anno sono stati i Lea e il farmaco per l'epatite C; nei prossimi anni lo saranno il personale sanitario- conclude Lorenzin- l'innovazione e la ricerca e l'accesso ai farmaci".
(Wel/ Dire)
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