Snami: Ricetta elettronica, di dematerializzato c'e' ben poco
"Campagna stampa distorta, la situazione reale e' ben diversa"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 9 mar. - Non tarda ad arrivare la presa di posizione dello Snami davanti ai titoli dei giornali dei giorni scorsi che annunciavano pomposamente la 'morte' della vecchia ricetta rossa del sistema sanitario e l'arrivo di quella dematerializzata. "Addirittura- dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami- qualche agenzia ha sottolineato che il paziente non avrebbe dovuto piu' ritirare neanche la ricetta bianca, l'attuale promemoria, perche' il medico avrebbe provveduto ad inviare tramite computer la prescrizione in farmacia". "Il tutto e' paradossale- sostiene Salvatore Cauchi vicesegretario organizzativo nazionale dello Snami- perche' la situazione reale non e' assolutamente quella descritta da una campagna di stampa 'farlocca' con distorsione della verita'. All'oggi alcuni farmaci ed accertamenti come gli esami ematochimici e le visite specialistiche sono ancora prescritti sulla vecchia ricetta rossa. Quello che cambia dal primo marzo e' che la ricetta avra' valore su tutto il territorio nazionale, mentre per quanto riguarda tutto il percorso burocratico, che qualcuno ha voluto vendere, anche con questa campagna di stampa, come superato all'insegna della modernizzazione, in realta' conferma i medici, soprattutto quelli di Medicina generale, confinati e mortificati al ruolo di 'ragionierini con le mezze maniche nere'". "La moda del momento- conclude Angelo Testa- e' la diffusione pubblica di percorsi in sanita' che non corrispondono assolutamente alla oggettiva situazione reale. Analogo contesto lo abbiamo vissuto la settimana scorsa quando il ministro della salute Beatrice Lorenzin confermava in tutte le televisioni che il medico di famiglia poteva prescrivere qualsiasi accertamento, se motivato, anche... il colesterolo ogni mese..., e che gli allarmismi erano assolutamente strumentali. Peccato che il suo stesso decreto 'taglia esami' non preveda cio' e che tutto sia rimasto com'era, cioe' con pesanti limitazioni prescrittive. Lo stesso si sta verificando per la dematerializzata: qualcuno al 1° marzo ne annuncia il battesimo mentre noi, tutti i giorni al lavoro in prima linea e quindi con cognizione di causa, asseriamo che di dematerializzato c'e' poco e che al massimo si tratta di una ricetta 'decolorata'".
(Wel/Dire)
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