(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 2 mar. - Incontri in classe con dermatologi e oncologi, opuscoli e poster, concorsi a tema e perfino un cartone animato: sono gli ingredienti del progetto nazionale "Il sole per amico", che sbarca anche nelle scuole dell'Emilia-Romagna per insegnare ai piu' piccoli il modo giusto di prendere il sole e proteggere la propria pelle. A promuovere la campagna e' l'Intergruppo melanoma italiano (Imi), in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e il patrocinio del ministero della Salute, dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e del Comune di Bologna.
Il progetto coinvolgera' 15 scuole primarie della regione Emilia-Romagna tra Bologna, Ferrara, Forli', Meldola, Piacenza, Ravenna e Rimini. Il melanoma "rappresenta una reale emergenza sociale in Italia cosi' come in quasi tutti i Paesi occidentali", avverte in conferenza stampa Paola Queirolo, presidente dell'Imi: negli ultimi 15 anni "l'incidenza e' ormai raddoppiata, con 12.000 nuovi casi all'anno". Questo a causa dell'inquinamento che indebolisce l'ozono, aggiunge Queirolo, ma anche per "l'abitudine ormai consolidata" per cui i bambini finiscono per scottarsi al sole, favorendo l'insorgere della malattia in eta' piu' adulta. Non a caso, "un terzo dei nostri pazienti ha meno di 40 anni", segnala la presidente dell'Imi. E' importante sapere, dunque, che basta evitare le scottature da piccoli e adolescenti "per evitare una patologia che nel 20% dei casi e' mortale", sottolinea Queirolo. In Emilia-Romagna il melanoma "incide su 12-14 casi su 100.000 abitanti", spiega Ignazio Stanganelli, referente per la dermatologia dell'Imi e responsabile del Centro di dermatologia oncologica dell'Irst Romagna e della Clinica dermatologica dell'Universita' di Parma: si classifica cosi' "al secondo posto tra i tumori dopo il carcinoma polmonare e al terzo posto tra tutti quelli maligni sotto i 50 anni".
Eppure, di sensibilizzare sulle buone abitudini da tenere al solo c'e' un forte bisogno. Lo dimostra uno studio compiuto sul "modello romagnolo", spiega Stanganelli, cioe' sulle abitudini del turista che va in spiaggia. Su un campione analizzato di 5.000 persone, un terzo non usa creme solari. E anche in questo sottoinsieme si registra "un'elevata presenza di soggetti fotosensibili", sottolinea il medico, che "prendono molto sole, usano poche protezioni" in alcuni casi "fanno anche le lampade".
E' da queste evidenze che emerge la necessita' di fare informazione sin dalle elementari. "Le scuole dell'Emilia-Romagna sono molto ricettive nel comprendere la valenza educativa di progetti di arricchimento dell'offerta formativa, laddove i progetti non siano calati dall'alto ma si inseriscano armoniosamente nei Pof", e' ottimista Chiara Brescianini, dirigente scolastica e funzionaria dell'Usr. "Di fronte a sfide molto difficili e complesse, quale la lotta ai tumori, la risposta dell'Emilia-Romagna e' quella di fare squadra- afferma in una nota il governatore Stefano Bonaccini- mettere insieme esperienze, attivare reti, collegare tra loro entita' diverse e per questo in grado di offrire una risposta articolata e quindi piu' forte". Su questi temi bisogna "mettere insieme le forze e fare progetti comuni perche' solo cosi' si puo' arrivare lontano", aggiunge Paolo Zoffoli, presidente della commissione Sanita' della Regione. Quello della campagna dell'Imi "e' uno stile che ci piace e convince molto, siamo certi- commenta l'assessore alla Sanita' del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo- che trovera' apprezzamento nelle scuole dell'Emilia-Romagna perche' c'e' una tradizione consolidata" che riguarda le iniziative di questo tipo.
(Wel/ Dire)