Psoriasi, da Novartis nuova cura con secukinumab
In Italia colpisce 1,5 mln; provoca anche rabbia e imbarazzo
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 25 mag. - "La pelle e' un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo (...) e' un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l'ambiente e il proprio se'". Con queste parole l'antropologo francese David Le Breton ama definire la pelle, protagonista della conferenza stampa "Clear Skin" che si e' tenuta nei giorni scorsi a Milano per presentare l'arrivo in Italia del secukinumab, primo anticorpo monoclonale approvato nel trattamento di prima linea della psoriasi a placche da moderata a severa, quando e' richiesta una terapia sistemica. L'indicazione terapeutica e' stata approvata dalle Autorita' sanitarie sulla base degli studi clinici nei quali il farmaco ha dimostrato il raggiungimento e il mantenimento di una cute esente o quasi da lesioni (da Pasi 90 a Pasi 100) in otto pazienti su 10. "Avere la pelle pulita dalle lesioni- dichiara Giampiero Girolomoni, presidente SIDeMaST e professore ordinario di Dermatologia dell'Universita' di Verona- e' l'esigenza primaria che ci viene espressa dai pazienti. Grazie all'introduzione in Italia del secukinumab, possiamo ora raggiungere l'importante obiettivo della Clear Skin per offrire ai pazienti una migliore qualita' di vita".
Il secukinumab e' un anticorpo monoclonale totalmente umano che neutralizza selettivamente l'interleuchina-17A (IL-17A). Tra i risultati piu' significativi emerge come l'efficacia del secukinumab si mantenga nel tempo fino a tre anni.
In Italia si stima siano affette da psoriasi circa 1,5 milioni di persone con una prevalenza pari al 2,8% della popolazione. A livello mondiale, la prevalenza della patologia nei diversi Paesi varia tra lo 0,09% e l'11,4%, rendendo la psoriasi un grave problema globale. La patologia colpisce inoltre donne e uomini senza particolari distinzioni e puo' comparire a qualsiasi eta', tuttavia la prevalenza della psoriasi aumenta con l'avanzare dell'eta'. La malattia presenta un picco bimodale di insorgenza: il primo e' compreso tra i 16 e i 22 anni, il secondo tra i 57 e i 60 anni. La psoriasi non e' solo una questione di pelle: puo' infatti influenzare la vita giornaliera di quanti ne sono affetti e i pazienti possono provare stress, rabbia, frustrazione, sensazione di imbarazzo e malessere fisico. Alcuni dati emersi da una recente indagine del Censis, che ha preso in esame la qualita' di vita del paziente psoriasico, mostrano come la paura dell'evoluzione della malattia (quasi il 65%) e la vergogna per i segni sul corpo (56%), il fastidio per il timore che le altre persone hanno di essere contagiate (circa il 52%), condizionino fortemente la condizione psico-fisica dei pazienti: solo il 24% si dichiara soddisfatto della propria vita. La maggior parte sviluppa un senso di rassegnazione, il 48% dei pazienti piu' gravi riconosce invece di avere spesso periodi di depressione.
Per i piu' giovani (un quarto) anche l'intimita' con il partner e' compromessa. La ricomparsa dei sintomi e' il principale evento critico indicato dal 35,6% degli intervistati, seguito dalla comparsa dei sintomi iniziali della malattia (31,8%). "La psoriasi- afferma Mara Maccarone, presidente dell'Associazione per la difesa degli psoriasici (A.di.pso.)- e' pero' una malattia con percentuali sottostimate, poiche' coinvolge una fascia della popolazione molto piu' ampia, probabilmente non dichiarata o non ancora diagnosticata. Secondo un'indagine da noi condotta, un malato di psoriasi su cinque non sa a chi rivolgersi, uno su quattro tenta di curarsi da solo, solo il 16% dei medici di famiglia prescrive una visita dermatologica e solo nel 15% dei casi il medico di famiglia indirizza i pazienti ai centri specializzati. La nostra Associazione si batte ormai da quasi trent'anni affinche' emerga il sommerso di questa patologia e i pazienti si sentano sostenuti fin dal momento della diagnosi". Per favorire la comunicazione e un'alleanza terapeutica tra medico e paziente nasce PsoLife, un progetto multi-canale che guida il paziente nell'aderenza alla terapia e nella valutazione dell'impatto della psoriasi sulla propria qualita' di vita.
(Weli/Dire)
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