Borse di studio, Smi Giovani a Lorenzin: "Numero insufficiente"
"Troppo poche rispetto a candidati, l'anno scorso impegno per aumento"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 18 mag. - L'area giovanile del sindacato dei medici italiani-Smi 'Formazione e prospettive' ha inviato una lettera al ministro della Sanita' Beatrice Lorenzin, a firma di Fabrizio Salemi e Donata Carollo, sulla nuova previsione di borse per le scuole di specializzazione e per i corsi di formazione specifica in medicina generale. Nella missiva, si critica il decreto firmato da Lorenzin per "l'esiguo numero di contratti messi a disposizione, in quanto questa previsione risulta essere di poco maggiore rispetto al precedente concorso, solo 6.133", denunciando, oltretutto, come negli anni la "proporzione tra posti e numero di candidati e' rimasta invariata".
Si prosegue, quindi, nella stessa linea, al ribasso, del passato: "Nell'anno accademico 2013/2014 sono stati messi a disposizione solo 5000 posti a fronte di 12.168 candidati; nell'anno 2014/2015 la quantita' di borse e' aumentata a un numero pari a 6.000 con un numero di candidati pari a 13.188".
Salemi e Carollo, quindi, ricordano come dopo diverse "sollecitazioni provenienti da varie organizzazioni sindacali e di giovani medici, lo scorso anno la parte pubblica abbia preso impegni per un cospicuo aumento dei contratti per l'anno 2015/2016".
"Inoltre- aggiungono- dal suo stesso ministero ci sono state rassicurazioni anche sul recupero di quelli non assegnati nel precedente concorso. Pertanto esprimiamo profondo sconforto nell'apprendere che il numero di borse messe a disposizione quest'anno dal ministero sia di appena 6.133".
Continuano: "Ci consenta, inoltre, una domanda. Ai circa 6000 contratti, bisogna sottrarre le 133 borse, che corrispondono ai posti rimasti vacanti dal concorso del 2015? La formazione post laurea e' diventata sempre piu' una chimera per noi giovani medici- proseguono amaramente- infatti apprendiamo con rammarico che anche i posti riversati al corso di formazione in medicina generale sono stati ridotti in diverse regioni". Un'altra questione e': "Ci chiediamo se tutto questo sia frutto di uno studio sulla reale necessita' del fabbisogno medico o derivi piuttosto da mancate risorse economiche".
In conclusione Salemi e Carollo considerano "una sconfitta quanto avvenuto nei giorni precedenti in merito alla formazione post-laurea, perche' anche quest'anno numerosi giovani medici vedranno fallire le proprie speranze. Come piu' volte espresso e' necessario evitare un sistema ad 'imbuto', e intervenire con una reale e giusta programmazione sanitaria iniziando dall'accesso alle facolta' di Medicina e chirurgia. Ci auguriamo che il ministero possa intraprendere un percorso di confronto con noi e con le altre realta' associative presenti sul territorio".
(Wel/ Dire)
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