'Disclosure code', 70% medici hanno aderito
Farmindustria: "Segno di trasparenza, risposta non scontata"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 giu. - Dal 30 giugno le imprese farmaceutiche aderenti a Farmindustria pubblicheranno sui propri siti i dati per l'anno precedente relativi sia ai rapporti di collaborazione con i medici e le organizzazioni sanitarie, sia alla ricerca e sviluppo. È infatti ai nastri di partenza il 'Disclosure code', il codice di trasparenza Efpia (Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche) a cui hanno aderito oltre 30 Paesi tra cui l'Italia. L'annuncio nei giorni scorsi a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata da Farmindustria al ministero della Salute. Erano presenti il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin; il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi; il responsabile area comunicazione di FnomCeo, Cosimo Nume.
"I dati, pubblicati nel pieno rispetto della normativa italiana sulla privacy- hanno fatto sapere da Farmindustria- riguarderanno i singoli professionisti che hanno firmato il consenso e, in forma aggregata, tutti gli altri. La collaborazione tra imprese del farmaco e medici, gia' da tempo molto ben regolata, si articola in diversi ambiti di attivita', tra cui: ricerca e sviluppo di nuovi farmaci attraverso gli studi clinici svolti negli ospedali, nelle universita' e nelle strutture sanitarie pubbliche e private; consulenze scientifiche; seminari e convegni scientifici, che offrono informazione e aggiornamento; supporto ai congressi e corsi Ecm (Educazione continua in medicina) organizzati da strutture pubbliche, universita', societa' scientifiche e provider accreditati Ecm".
Questi rapporti, oltre ad essere disciplinati da norme nazionali e internazionali, si fondano "sul rispetto reciproco dei ruoli- hanno proseguito- in un quadro trasparente di regole deontologiche di Farmindustria che prevedono controlli rigorosi effettuati secondo precisi iter istruttori da organismi terzi, presieduti da magistrati indicati dal presidente della Corte di Cassazione". E sara' proprio lo scambio di conoscenze tra imprese e medici, con il loro patrimonio di sapere e di esperienze sul campo, a permettere di raccogliere "informazioni utili al percorso di ricerca e sviluppo e, dunque, di avere a disposizione farmaci sempre piu' efficaci per i bisogni di salute dei pazienti", ha concluso Farmindustria.
LORENZIN: IMPORTANTE CHE TUTTI DATI SU RICERCA VENGANO RESI PUBBLICI - "Il codice di trasparenza e' importante perche' inizia una fase di comunicazione da parte dell'industria e delle societa' scientifiche nei confronti del cittadino, in cui vengono resi trasparenti tutti i rapporti che ci sono tra medici e industria" ha detto Lorenzin.
"Questi rapporti- ha proseguito- sono positivi. Immaginiamo quello che accade quando viene sperimentato un nuovo farmaco oppure al rapporto con farmaci consolidati che siano nei nostri Irccs, negli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, in cui un farmaco viene usato in maniera traslazionale facendo ricerca sui pazienti e scoprendo, per esempio, che quel farmaco deve essere modificato o magari utilizzato per altre categorie terapeutiche. Cosi' funziona la ricerca sul campo ed e' quindi estremamente importante che questi dati siano tutti pubblici e che ci sia una crescita anche di consapevolezza da parte del cittadino e delle associazioni dei pazienti".
Ma cosa si puo' nascondere dietro queste zone d'ombra? "Dove non c'e' trasparenza- ha risposto Lorenzin ai cronisti- c'e' spesso opacita'. A volte sono dei casi patologici, ma dobbiamo fare in modo che questi vengano rimossi. Credo che la trasparenza porti sempre dei dati positivi, rendendo un rapporto molto piu' chiaro e limpido- ha concluso il ministro- tra la cittadinanza, i pazienti, le societa' scientifiche, le istituzioni e il mondo industriale".
FARMINDUSTRIA: 'CHAPEAU' A MEDICI CHE HANNO ADERITO, CORAGGIOSI E TRASPARENTI - "Sfido altre aree a trovare dei professionisti che siano cosi' responsabili come i medici italiani. Si fa presto a creare il pregiudizio, ma noi abbiamo avuto il 70% dei medici che ha scelto di dare il proprio compenso alla pubblicazione di nominativo e rapporti economici sul sito dell'impresa di riferimento. E questo vuol dire che i nostri medici sono trasparenti. In quante aree questo succede? Dal mio punto di vista di cittadino dico quindi 'chapeau', perche' hanno avuto il coraggio di farlo" ha detto Scaccabarozzi.
"Siamo molto soddisfatti per come ha reagito la classe medica- ha proseguito- perche' ha lavorato con noi molto bene sulla comunicazione e ha cercato di far capire a tutti i medici qual e' il valore e la portata di questa iniziativa. Devo dire che una risposta cosi', siamo molto sinceri, non ce l'aspettavamo. Per questo li ringrazio". Ha aggiunto Scaccabarozzi: "Sono convinto che anche i medici che in questo momento magari hanno poca fiducia in questa iniziativa, poi l'avranno. In Italia- ha poi sottolineato- se ci sono un milione di casi di buona sanita' va tutto bene, ma appena ce n'e' uno di malasanita' va a interferire su quel milione di casi buoni. E questo e' un peccato. Il bello e il brutto c'e' in tutti i settori, ma io dico che la classe medica italiana ha risposto molto bene- ha concluso il presidente di Farmindustria- con grande senso di responsabilita', eticita' e trasparenza".
(Wel/ Dire)
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