(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 15 giu. - Giampietro Chiamenti confermato alla guida della Federazione italiana Medici pediatri fino al 2018. È questo l'esito del Consiglio nazionale della Fimp, tenutosi a Roma, che con "il 93% dei voti favorevoli- si legge in una nota- e il 7% di astenuti (presenti 67 provincie in rappresentanza del 79% degli iscritti nazionali) ha dato un forte mandato a proseguire il lavoro fin qui svolto". Tocchera' quindi ancora a Chiamenti, che a norma di legge dal prossimo 31 luglio e' costretto a lasciare per limiti massimi di eta' il rapporto di lavoro quale pediatra di libera scelta, portare avanti le trattative per il rinnovo dell'Acn "con l'obiettivo- dice il presidente della Fimp- di evitare una radicale trasformazione di ruolo e di funzioni della pediatria di famiglia".
Relativamente al rinnovo della convenzione, Fimp ritiene "inaccettabile una tipologia assistenziale di 'continuita' temporale di tipo ospedaliero'- prosegue la nota- a cadenza oraria e ad interpreti intercambiabili, anziche' fondata sul rapporto fiduciario medico-paziente/famiglia". Nel corso del suo consiglio nazionale, Fimp ha quindi rivendicato che "l'impostazione generale della bozza di Acn deve tener conto anche della tipologia del rapporto di lavoro del pediatra di famiglia che, come conferma la sentenza della Corte suprema di Cassazione (sentenza 18975 del 24/09/2015), prevede un rapporto di parita' con la parte pubblica e conseguentemente ogni funzione e attivita' deve essere concertate tra le parti".
Nello specifico, ecco i punti sottolineati dalla Fimp per la pediatria di famiglia: 1- si auspica un contesto in cui le Aft non siano una modalita' organizzativa finalizzata a garantire l'assistenza sostituendo e attenuando il principio essenziale del rapporto fiduciario pediatra-assistito; 2- in virtu' della tipologia di lavoro libero-professionale parasubordinato, il D.Lgs 27 ottobre 2009 n. 150 in particolare sull'aspetto sanzionatorio, tarato sulla tipologia di lavoro subordinato, non puo' essere integralmente applicato alla convenzione.
3- si evidenzia che nella legge 189/2012, la Aft e' descritta come un livello organizzativo funzionale all'interno del quale si sviluppano e si condividono obiettivi di salute, percorsi assistenziali e quant'altro; 4- la figura del referente di Aft dovrebbe assumere il ruolo di coordinatore dei colleghi facenti parte della Aft e non certo la responsabilita' dell'erogazione dell'assistenza e dei risultati; 5- la continuita' assistenziale non deve far capo alle singole Aft pediatriche ma, come scritto nella 189/2012, 'all'organizzazione distrettuale', conclude la nota, cioe' all'integrazione di tutte le componenti professionali presenti nel distretto.
(Wel/ Dire)