(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 27 gen. - La Regione Lazio sosterrà Casa Dago, la prima struttura in Italia per la reintegrazione familiare, sociale, scolastica e lavorativa del paziente post-comatoso, aperta nel '99 vicino alla Fondazione Santa Lucia, sulla via Ardeatina. Nell'ultima finanziaria sono stati stanziati 400 mila euro ed entro 60 giorni la Giunta approvera' una delibera per rispondere alle esigenze di Casa Dago, visto che il sistema sanitario nazionale non prevede strutture dedicate alla cura dei pazienti post-comatosi in fase di transizione tra terapia riabilitativa, ospedaliera e ritorno al proprio domicilio.
Il vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio, e il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Storace, hanno visitato la struttura e incontrato gli operatori e i pazienti con deficit neuromotori e neuropsicologici, conseguenti al coma.
"Oggi abbiamo visto con i nostri occhi la bellezza e la fatica dei volontari e le persone impegnate in questo servizio straordinario- ha detto, all'agenzia Dire, Smeriglio- Negli anni passati Casa Dago ha avuto delle difficolta' economiche, il consigliere Storace ha sensibilizzato la Giunta ed e' stato fatto un lavoro comune. La Regione Lazio ha quindi stanziato 400 mila euro nella finanziaria e da qui a 60 giorni ci sara' un regolamento attuativo".
Lo staff composto da neuropsicologo, psicologo, educatore, assistente sociale, volontari specializzati e vari operatori garantisce un ambiente protetto dove pazienti e familiari sperimentano insieme i metodi per recuperare la maggiore autonomia possibile nella vita quotidiana.
"Ho sempre seguito le vicende di Casa Dago dai primi anni della sua nascita- ha spiegato Storace- Quest'anno c'erano drammatiche condizioni economiche della struttura, ce ne siamo occupati presentando prima una proposta di legge e poi un emendamento alla Finanziaria e grazie al prezioso aiuto del vice presidente Smeriglio siamo riusciti a convincere il presidente Zingaretti e l'assessore al Bilancio si e' approvato all'unanimita' un provvedimento giusto che consente di rimettere in carreggiata gli interventi per i post comatosi, ridando speranza a loro e alle loro famiglie".
Casa Dago è dotata di otto miniappartamenti, ognuno con 2 posti letto e bagno attrezzato per disabili. Spazi comuni (sala da pranzo, soggiorno, sala Tv, aule corsi, giardino) favoriscono la socializzazione. Tutti gli spazi sono privi di barriere architettoniche.
(Wel/ Dire)