(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 27 gen. - A scuola per fare sport. E' l'idea dell'istituto paritario Imiberg di Bergamo per rispondere al problema dell'obesità infantile. Imiberg diffonde anche alcuni dati dell'Agenzia per la tutela della salute, presentati questa settimana, in occasione del convegno "Sportiamo".
"I ragazzi bergamaschi - ha detto Mara Azzi, direttore generale dell'agenzia - sono sempre più sovrappeso e a rischio di diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Uno studio che ha coinvolto 85 pediatri e 4.263 bambini di otto e nove anni ha evidenziato che il 26% dei maschi e il 27 % delle femmine sono in sovrappeso o obesi. E di questi Il 54 % ha almeno un genitore sovrappeso".
Le cause principali di questa tendenza vanno ricercate nella sedentarietà e nelle abitudini alimentari scorrette. Le stime nazionali affermano infatti che solo il 15% dei bambini e l'8% dei ragazzi praticano ogni giorni attività fisica e che il 40% di bambini e ragazzi saltano la colazione, pasto principale per affrontare al meglio la giornata con il giusto apporto di calorie, affiancato da un dato molto basso di adolescenti che consumano frutta e verdura regolarmente almeno una volta al giorno (16%).
"Per educare a una regolare attività motoria", la scuola Imiberg ha realizzato il progetto 'Sportiamo', coinvolgendo anche Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta BC, che ricorda: "A 4 anni è importante iniziare un percorso con la famiglia che aiuti a fondere i mondi scuola e sport per aiutare a crescere i bambini e i ragazzi di oggi che non sono più abituati a giocare liberi, non fanno più quei giochi 'da cortile' che aiutano alla presa di coscienza della propria corporeità in modo vario".
L'obesità colpisce sempre più giovani italiani: il 20,9% dei bambini è in sovrappeso e il 9,8% è obeso. Negli altri Paesi europei il dato della media italiana (21%) di bambini e preadolescenti in sovrappeso o obesi è 7 punti percentuali sopra la media internazionale.
(Wel/Dire)