(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 27 gen. - La Fimmg conferma la sua "netta opposizione ad un sistema di sanzionamento e ad un decreto ministeriale limitante l'erogabilità di alcune prestazioni del Ssn sulla base di una appropriatezza di 'Stato'. Spiega la Federazione italiana medici di medicina generale: "Al di là della improponibilità e contraddittorietà logica dello strumento utilizzato rispetto al fine dichiarato, oggi che il decreto ministeriale è 'perfezionato' e vigente, nonostante tutte le motivate obiezioni del mondo medico, ha l'unico pregio della coerenza. Infatti, è confuso nel definire il sistema di attribuzione delle responsabilità ed equivoco in alcune limitazioni di erogabilità esattamente come nella sua prima stesura in bozza".
Al di là delle parole ad effetto, prosegue la Fimmg, profuse in questi mesi "da un ministro della Salute che non ha rispettato l'impegno pubblicamente assunto di mitigare la norma, se il decreto ministeriale è la ricetta per aiutare la sostenibilità del Ssn, la scelta è caduta sulla negazione dei diritti dei cittadini. Si sta determinando- sottolinea- una incertezza che compromette l'attività professionale dei medici e la fiducia dei pazienti nelle loro scelte, inevitabili saranno le contestazioni da parte dei cittadini ai medici prescrittori, lasciati soli nel proprio studio a dover giustificare scelte che non condividono e che non capiscono".
Tutto questo, secondo la Federazione italiana medici di medicina generale, avrà come risultato "solo numerosi disagi e l'aumento della spesa privata. Non è difficile prevedere, e forse qualcuno ci conta, che i medici, se le norme non verranno modificate, saranno costretti ad assumere d'ora in poi un atteggiamento 'difensivo' nei confronti di possibili successive decisioni arbitrarie e sanzionatorie da parte di funzionari aziendali, che non si sono mai confrontati con il bisogno di assistenza del singolo individuo, mentre conoscono bene l'ottusità applicativa della legge".
Inevitabile, aggiunge la Fimmg nella nota, sarà poi "l'ulteriore aumento del carico burocratico (per ogni singolo esame ematico previsto dal decreto bisognerà indicare in ricetta le condizioni di erogabilità), a scapito del tempo dedicato alle visite". Per questo la Federazione italiana medici di medicina generale nei prossimi giorni si adopererà "per dare ai propri iscritti le indicazioni più opportune per evitare i possibili sanzionamenti e continuerà a battersi, nell'ambito della mobilitazione di tutta la categoria medica, per la riformulazione dei decreti e perché il futuro e la sostenibilità del Ssn siano garantiti dal Governo e dalla Conferenza delle Regioni, con interventi strutturali e coerenti con l'interesse di salute dei cittadini e non, come fatto fino ad ora- conclude la nota- con atti di depotenziamento del ruolo del medico e di definanziamento creativo".
(Wel/ Dire)