(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 20 gen. - La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) accoglie con favore la decisione dei ministri Giuliano Poletti e Beatrice Lorenzin di estendere anche ai lavoratori privati, affetti da malattie gravi, l'esenzione dalle fasce di reperibilità. Attraverso il decreto interministeriale Welfare-Sanità nei giorni scorsi è stata definita la disciplina dell'esenzione per tutti i dipendenti del privato che necessitano di terapie salvavita o che siano affetti da stati patologici invalidanti (con invalidità civile superiore al 67%). "Finalmente è stata eliminata un'ingiusta disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati- afferma Elisabetta Iannelli segretario generale Favo-. Questo diritto fondamentale deve però essere al più presto esteso anche lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Queste persone, per il momento, sono costrette a sentirsi costretti ad una sorta di 'arresti domiciliari' per essere sempre reperibili in caso di visite fiscali che rilevino la loro malattia. Sono passati sette anni da quando abbiamo chiesto e ottenuto, dall'allora ministro Renato Brunetta, la prima circolare con la quale furono forniti chiarimenti in ordine alle fasce di reperibilità, in caso di malattia per i lavoratori che hanno avuto una diagnosi di cancro, durante il periodo di cura. Il provvedimento risolveva solo in parte i problemi per i lavoratori autonomi. Adesso il Governo ha allargato la platea dei beneficiari di quel provvedimento. La Favo chiede alle Istituzioni che tutti i lavoratori godano degli stessi diritti. I pazienti oncologici sono tutti uguali o così dovrebbe essere nel rispetto delle esigenze di cura".
Così in un comunicato la Favo.
(Wel/Dire)