(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 20 gen. - L'accesso alle cure farmacologiche è un diritto inalienabile della persona, a prescindere dal suo status giuridico e dalle condizioni socio-economiche. È il principio fondativo del progetto 'Accesso ai farmaci, un diritto umano', l'iniziativa congiunta del ministero della Salute e dell'Aifa che intende approfondire "il tema dell'assistenza sanitaria e farmaceutica nelle popolazioni migranti, materia particolarmente delicata, dal momento che il loro stato di salute è messo a rischio dalle condizioni di vita, generalmente precarie".
L'iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Roma presso l'Auditorium del dicastero, alla presenza, tra gli altri, del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e del presidente dell'Aifa, Mario Melazzini. "Questo è un progetto molto importante per la salute pubblica italiana- ha detto Lorenzin- ma anche per quella europea, perchè in questo modo si costruisce un database con la condizione di salute di ogni singolo migrante, dando così la possibilità alle persone che arrivano sul nostro territorio di essere curate da infezioni importanti e meno importanti, a tutela della loro salute ma anche di quella di tutti i cittadini che vengono in contatto con loro. Oltre a questo, c'è anche un aspetto etico importante, perchè noi abbiamo avuto donazioni di farmaci da parte del Banco Farmaceutico e di altri istituti benefici".
Secondo Melazzini, si tratta di un progetto "etico e sociale forte- ha detto- che considero strategico anche dal punto di vista culturale. Il messaggio che sta dietro a questa iniziativa, infatti, è l'accesso al farmaco come diritto umano estremamente importante, rivolto sì ai migranti, ma anche alle fasce vulnerabili della popolazione come anziani, donne, bambini e persone con disabilità. E credo che questo sia un messaggio importante- ha sottolineato- anche perchè va a ristimolare tutto ciò che è una coscienza etica e una forte responsabilità sociale. La nostra Costituzione, d'altronde, con l'articolo 32 tutela il diritto alla salute e quindi di conseguenza il diritto di accesso ai farmaci per tutti".
Ma in cosa consiste, esattamente, il progetto 'Accesso ai farmaci, un diritto umano'? "Soprattutto nell'informazione- hanno fatto sapere i promotori durante la conferenza- e nella possibilita' di far conoscere alle persone fragili, che paradossalmente non lo sanno, di avere questo diritto di accesso ai farmaci. Noi abbiamo un sistema sanitario meraviglioso, che garantisce in maniera totalmente gratuita e appropriata la risposta a tutti quelli che hanno un bisogno di salute, indipendentemente da chi ci troviamo davanti, ma questo va comunicato". Uno dei diritti della persona, ha quindi ribadito Luca Pani, direttore generale Aifa, e' quello di "accedere alle cure, ma spesso queste persone non sanno neppure di avere la possibilita' nel nostro Paese di avere assistenza anche farmacologica. Con questo progetto, insomma, vogliamo coinvolgere tutta quella popolazione speciale- ha concluso- come bambini, donne in gravidanza e anziani".
(Wel/ Dire)