Per promuovere stili vita sano e assistere malati cancro-obesita'
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 7 dic. - Dopo l'approvazione della legge di bilancio alla Camera e tutti i dibattiti che ne sono seguiti appare sempre piu' chiaro come la sostenibilita' del Ssn sia realmente a rischio e servano idee nuove per contenere costi in crescita esponenziale, anche per quei farmaci innovativi che la ricerca mette a nostra disposizione. Proprio per questo non possono non far riflettere le parole di Ranieri Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, che propone di tassare fumo, cibo spazzatura e guida pericolosa. Nel corso del Convegno sul Risk Management ha affermato che chi mette consapevolmente a rischio la propria salute, e' giusto che contribuisca in modo adeguato al costo delle cure. Il tema e' quello dei cattivi stili di vita individuali, per cui propone di aumentare il prezzo del pacchetto di sigarette, destinando quella somma alla costituzione di un fondo per la ricerca e per pagare le cure a chi si ammala di cancro ai polmoni e di malattie tabacco-correlate. Ma la soluzione, provocatoriamente pre-annunciata, andrebbe estesa anche a chi mangia "cibo spazzatura" prevedendo di tassare gli alimenti nocivi per la salute: l'importo raccolto servira' a liberare risorse da impegnare per le cure essenziali dei pazienti obesi o gia' incorsi in qualcuna delle sgradevoli conseguenze dell'obesita'". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti di Area popolare, che afferma: "Si continua a vendere tabacco di sigaretta per raccogliere 11 miliardi all'anno di accisa sulla vendita, peccato pero' che il Ssn affronti un costo di 23 miliardi per la cura del cancro a polmone e altre malattie correlate al consumo di tabacco. Si tratta evidentemente di una strana posizione per uno stato monopolista quando gestisce fumo, alcol e azzardo, spende piu' di quello che incassa e per di piu' contribuisce a peggiorare lo stato di salute dei cittadini. In altri termini c'e' sicuramente una questione etica personale quando io comprometto la mia salute con uno stile di vita che impone al Ssn, ossia a tutti gli altri cittadini, costi tutt'altro che irrilevanti. Ma c'e' anche una questione di etica pubblica quando io stato con il privilegio del monopolio, butto sul mercato a dosi massicce alcol, fumo e azzardo, e magari domani anche marjuana. Qualcosa bisognera' pur rivederla e magari modificarla, se voglio che i cittadini abbiano uno stile di vita piu' sano e piu' sobrio", conclude la Binetti.
(Wel/ Dire)