Saccardi: "Nostri provvedimenti non cambiano dopo scarcerazione"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 27 apr. - Dopo la sentenza di annullamento della misura di carcerazione preventiva a carico di Fausta Bonino, l'infermiera inquisita per la morte di 13 pazienti nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Piombino, "andiamo avanti coi provvedimenti che abbiamo adottato per garantire la migliore sicurezza possibile a quel reparto.
Naturalmente le indagini su eventuali colpevoli non spettano all'azienda sanitaria, ma spettano alla magistratura che ha gli strumenti per farlo". Lo ha detto l'assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, confermando la sospensione dal servizio dell'infermiera.
"Noi dobbiamo occuparci dell'organizzazione del sistema- ha aggiunto-, dobbiamo occuparci di dare sicurezza ai pazienti e di garantire a tutti i pazienti la possibilita' di essere curati in modo corretto, in qualunque parte della nostra regione, compreso l'ospedale di Piombino. Quindi, andremo avanti coi provvedimenti che abbiamo adottato, cioe' con l'affiancamento dei professionisti, con una nuova organizzazione del rischio clinico, con un'assistenza psicologica per tutti coloro che lavorano nel reparto e con i provvedimenti che abbiamo previsto in ordine alle competenze che abbiamo previsto nei gruppi che lavorano negli ospedali piu' periferici presso gli ospedali piu' vasti".
Di conseguenza, "queste sono le misure che abbiamo adottato e che non cambiano alla luce dei provvedimenti della magistratura: l'infermiera sotto inchiesta e' sospesa attualmente dal servizio. E valuteremo anche alla luce del provvedimento, perche' io ho letto solo la notizia di ieri sera, le misure da adottare nel rispetto delle procedure di legge".
(Wel/ Dire)