Corruzione, Lala (Omceo Roma): Non e' del medico
"Parliamo di quanto accaduto per gare appalto, non di altro"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 27 apr. - "La corruzione e' legata al genere umano, esiste nel nostro mondo come negli altri, ma una cosa e' certa, la corruzione non e' del medico che si fa corrompere. Ho sentito dei dati su medici che si fanno pagare le visite e altre cose, ma chi li ha forniti questi dati, da dove arrivano per parlarne in maniera cosi' eclatante? Forse sarebbe il caso, stando a quanto scoperto e accertato in questi anni, di parlare della corruzione legata alle gare di appalto, alle strumentazioni comprate e mai utilizzate, non di altro". Cosi' Roberto Lala, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Decreto appropriatezza tra assistenza sanitaria ai cittadini e responsabilita' dei dirigenti e operatori sanitari', che si e' svolto nei giorni scorsi a Roma, e a cui ha partecipato anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il riferimento e' alle parole del sottosegretario all'Istruzione, Universita' e Ricerca, Davide Faraone, che nei giorni scorsi aveva diffuso un comunicato in cui parlava di "2 milioni di italiani che hanno pagato 'bustarelle' per ricevere favori in ambito sanitario e di 10 milioni che hanno effettuato visite mediche specialistiche in 'nero'".
"Eliminare o ridurre al minimo la corruzione e' un atto dovuto di qualsiasi Paese civile- ha aggiunto quindi Lala- Mi auguro pero' che nessuno parli, magari in un attimo di disattenzione, dando dati su possibili agevolazioni all'interno del sistema per fare visite o altro, senza fornire poi da dove vengono certi numeri. Mi sentirei profondamente offeso come medico e in ragione di tutti i medici che rappresento ma anche di quelli che non rappresento, di tutti i medici italiani".
(Wel/Dire)
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