Mancavano i dati regionali dei non obiettori delle singole Asl
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 13 apr. - "Non sono stati presi in considerazione i dati presentati nell'ultima relazione al Parlamento sull'applicazione della legge 194, in cui il carico di lavoro per ciascun ginecologo non obiettore e' stato rilevato anche a livello sub regionale, cioe' relativamente alle singole Asl". Lo precisa il ministero della Salute in merito alle notizie seguite alla pubblicazione del pronunciamento del Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa.
"Non e' stato tenuto conto altresi'- prosegue la nota- della piu' recente attivita' del ministero che ha finanziato un Corso di Formazione su: 'Sistema di sorveglianza dell'Ivg (Interruzione volontaria di gravidanza) e applicazione della legge 194/78', organizzato da Iss in collaborazione con ministero e Istat, che si e' tenuto il 24 febbraio scorso, presso l'Iss, destinato ai referenti delle regioni e delle province autonome o di altri enti di promozione e tutela della Salute coinvolti nel progetto 'Sistema di sorveglianza sull'Ivg', allo scopo di migliorare ulteriormente migliorare le modalita' di raccolta dati riguardo la 194, e l'utilizzo dell'informazione anche a livello locale per evidenziare punti di attenzione e strategie di miglioramento per la piena applicazione della legge 194".
Inoltre, si sottolinea, "la relazione al parlamento sull'applicazione della legge 194 presentata lo scorso ottobre contiene dati definitivi relativamente all'anno 2013 e preliminari relativamente all'anno 2014. E' basata sui dati forniti dalle regioni e dalle schede Istat, verificati ed elaborati da Istituto superiore di Sanita' e ministero. Si tratta di una delle raccolte dati piu' aggiornate e puntuali al mondo. Il dato generale mostra, come e' noto, un piu' che dimezzamento di Ivg da quando e' entrata in vigore la legge: 233.976 le Ivg nel 1983, 102.760 nel 2013 (e 97.535 nel 2014, primo anno in cui le Ivg sono scese sotto la soglia delle 100.000). A questo dato corrisponde un valore sostanzialmente costante dei ginecologi non obiettori: 1.607 nel 1983, e 1.490 nel 2013, con un conseguente dimezzamento del numero di Ivg settimanali, a livello nazionale, a carico dei ginecologi non obiettori, che nel 1983 effettuavano 3.3 IVG a testa a settimana (su 44 settimane lavorative), e ne effettuano 1.6 nel 2013".
Per la prima volta, dice il ministero, "dall'entrata in vigore della legge 194, il ministro Lorenzin, il 18 luglio 2013, facendo seguito agli impegni assunti nel dibattito dell'11 giugno 2013 presso la Camera dei deputati su alcune mozioni inerenti l'applicazione della legge 194, ha attivato il 'Tavolo di lavoro per la piena applicazione della legge 194', a cui sono stati invitati a partecipare tutti gli assessori regionali e l'Iss.
Tale tavolo ha avviato un monitoraggio sulle attivita' di Ivg e su obiezione di coscienza a livello di singola struttura di ricovero e nei consultori familiari, per individuare eventuali criticita' nell'applicazione della legge. I risultati sono stati presentati nella relazione sull'applicazione della 194 presentata il 15 ottobre 2014. L'attivita' del tavolo di lavoro sono proseguite, continuando a raccogliere dati e elaborare parametri specifici su Ivg e obiezione di coscienza, individuati nel corso del monitoraggio, per la prima volta anche a livello sub-regionale, nelle singole Asl, per meglio mettere a fuoco eventuali criticita' nell'offerta del servizio, non rilevate nella raccolta aggregata a livello regionale. I risultati sono stati presentati nella piu' recente relazione al parlamento, il 26 ottobre 2015. Si tratta di un grande lavoro di raccordo ministero-Regioni, mai svolto in precedenza, e tutti i dati presentati nella relazione sono stati condivisi con le regioni".
(Wel/ Dire)