Oggi personale sanitario subisce troppa pressione, che porta eventi avversi
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 6 apr. - "Non c'e' dubbio sul fatto che oggi il personale sanitario sia sottoposto a tensioni sempre maggiori, tra il blocco del turn-over che impone ritmi piu' intensi e faticosi al personale che c'e'; la necessita' di soddisfare richieste sempre piu' sofisticate da parte di chi dirige e le legittime richieste dei pazienti che chiedono e pretendono attenzione, comprensione e una presa in carico umana ed efficace. C'e' la consapevolezza che il rischio clinico e' sempre in agguato, che la medicina difensiva impone paradigmi contraddittori, che le risorse si riducono in proporzione diretta con l'aumento di qualita' che tutti invocano a maggior garanzia del paziente e dell'intero sistema sanitario nazionale". Lo afferma l'onorevole Paola Binetti di Area popolare.
"A tutto cio' occorre far fronte adattandosi, senza perdere di vista il senso del proprio ruolo, che resta soprattutto un ruolo di cura. Ma soprattutto- prosegue Binetti- senza raggiungere quella soglia di stress, che rende meno disponibili tutte le persone, meno attenti ai protocolli, e sostanzialmente meno efficienti e affidabili. La capacita' di resistere allo stress individuando strategie di sopravvivenza si chiama resilienza". Se ne e' parlato nei giorni scorsi al Campus Bio-Medico di Roma con Claudio Pensieri, tra i promotori dell'incontro ed esperto di Pnl (Programmazione neuro linguistica). "Pensieri e' convinto che la resilienza si possa apprendere e quindi si possa anche insegnare, a partire da un maggior livello di autostima e di rispetto personale- prosegue Binetti-, ma sono soprattutto le strutture sanitarie che debbono diventare piu' resilienti e' piu' capaci di fomentare stili di lavoro resilienti. Lo stress in sanita' e' un sensibile predittore di eventi avversi- conclude Binetti- e per questo va tenuto lontano dal contesto sanitario, se si vuole migliorare la qualita' dell'assistenza e l'efficacia dei modelli organizzativi".
(Com/Pol/ Dire)