(DIRE- Notiziario Sanità) Roma, 23 set. - "C'è un gran parlare di tagli alla sanità su tutti i giornali, con dichiarazioni che provengono da interlocutori particolarmente qualificati. Ci sono anche le dichiarazioni del presidente del consiglio e del ministro della Sanità che tendono a ridimensionare largamente un annuncio che preoccupa tutti i cittadini. E non potrebbe essere diversamente perché la salute è un bene così prezioso, da essere precondizione per qualsiasi altra cosa. Ci si può ammalare per la stessa paura di non essere adeguatamente curati, se per caso ci si ammalasse. E' uno dei paradossi della nostra cultura, ma ha un fondo di verità nella stessa Carta costituzionale, che all'articolo 32 difende il diritto alle cure, in chiave universalistica e gratuita". Lo dice la deputata di Ap Paola Binetti.
"I risultati del pil superiori, sia pure di poco alle aspettative non sono ancora sufficienti per la ripresa? Va bene, si proceda pure a quei tagli alla spesa pubblica che sono lievitati per incompetenza e corruzione, ma non si tocchino beni primari come la salute e non se ne faccia neppure un annuncio allarmistico. In sanità ci sono sprechi, c'è disorganizzazione, ci sono costi impropri e improduttivi come quelli della medicina difensiva. Si intervenga coraggiosamente lì con un bisturi affilato e senza inutili compromessi. Ma si parli allora- spiega Binetti- di riorganizzazione del sistema sanitario. Si prelevino fondi sostanziali da fonti produttive come quella del gioco d'azzardo, seconda impresa italiana per fatturato, ma anche concreto fattore di disagio per le persone e le famiglie. Molte cose si possono fare, anche attraverso una prevenzione che coinvolga i cittadini ben prima che si ammalino, ma non si parli di tagli in sanità. I cittadini non lo comprenderebbero davanti ai molteplici fatti di collusa corruzione, soprattutto negli ambiti socio-sanitari".
(Wel/ Dire)