"Iniziative passate non hanno prodotto effetti positivi"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 16 set. - "La medicina difensiva è una problematica veramente importante per tutto il sistema sanitario, alla quale ho dedicato particolare attenzione fin dal mio insediamento, perché sono consapevole che soprattutto negli ultimi anni il fenomeno ha assunto dimensioni tali da determinare, in considerazione dell'impatto negativo di natura finanziaria sul fondo sanitario nazionale, stimato di recente in ben 13 miliardi di euro, le ricadute negative sull'assistenza sanitaria dei cittadini". Così la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera sulle iniziative in materia di medicina difensiva alla luce delle proposte elaborate dalla commissione consultiva istituita presso il ministero della Salute.
"Le iniziative normative assunte nel recente passato- ha proseguito Lorenzin- non hanno prodotto effetti positivi in termini di riduzione di questo fenomeno, ecco perché ho ritenuto necessario istituire, in data 26 marzo 2015, la commissione consultiva per le problematiche in materia di medicina difensiva e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanità, presieduta dal professor Guido Alpa, cui ho affidato il compito di individuare soluzioni anche normative idonee ad offrire al personale sanitario maggiori certezze in ordine ai profili di responsabilità professionale e, nel contempo, garantire ai cittadini la possibilità di avere giustizia nei casi di cosiddetta malasanità".
La commissione, ha fatto ancora sapere la ministra durante il question time alla Camera, "il 6 agosto ha trasmesso un documento recante apposite proposte per la risoluzione delle principali criticità connesse al fenomeno della medicina difensiva, che ora vado a sintetizzare: innazitutto la configurazione e la responsabilità del personale sanitario dipendente del servizio sanitario e di quello convenzionato, in termini di responsabilità extra-contrattuale, con conseguente riduzione dei termini di prescrizione da 10 a 5 anni; limiti all'azione di rivalsa della struttura sanitaria sul singolo professionista; specifica definizione della colpa grave dei sanitari; previsione di una fattispecie autonoma di reato a titolo di lesione ed omicidio colposo".
Ma ancora: "Rafforzamento dell'obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie pubbliche, le case di cura private e gli operatori sanitari; istituzione di un albo di periti, particolarmente qualificati, nell'ambito del quale i giudici sia civili sia penali dovranno necessariamente attingere prima di conferire incarichi. Il documento è stato trasmesso nei giorni scorsi a presidenti della XII Commissione di Camera e Senato.
Quanto alle iniziative che intendo assumere, assicuro l'impegno del governo, oltre che mio personale, di una piena collaborazione con il Parlamento- ha concluso Lorenzin- affinché venga licenziato in tempi brevissimi un testo normativo".
(Wel/Dire)