SANITA. Autismo, Ido: Disegno grafico aiuta valutazione
Finora trascurato ma prezioso, lo dimostra studio su 100 bambini
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 28 ott. - Il disegno libero dimostra che esiste un linguaggio diverso da quello verbale, e "il saper valutare la produzione spontanea di un bambino autistico permette di arrivare a una descrizione del minore sia sul versante cognitivo che su quello affettivo". Sono due anni che l'Istituto di Ortofonologia (IdO) ribadisce questo concetto (nel libro 'Il processo grafico del bambino autistico', edito Magi Edizioni, 2013), confermato in questi giorni in uno studio scientifico presentato al World Summit on Pediatrics a Sofia.
L'IdO ha valutato la rappresentazione grafica degli elaborati realizzati da circa 100 piccoli autistici, constatando che il disegno "costituisce uno strumento per oggettivare il livello di maturazione raggiunto dal bambino in ambito psicomotorio, cognitivo ed emotivo e- spiega Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'IdO-, nello stesso tempo, si pone come strumento prezioso di espressione sia in ambito educativo che terapeutico. Il comprendere e il saper valutare la produzione grafica di un bambino autistico è un indispensabile supporto per capire i diversi aspetti della sua evoluzione e la sua personalità".
L'attività grafica è "purtroppo rimasta finora sottovalutata- aggiunge Di Renzo- non essendo stata presa in considerazione nelle osservazioni. I minori con autismo sono in grado di copiare, fare disegni stereotipati o minimamente spontanei, ma è molto più difficile per loro arrivare a una rappresentazione di uno schema umano".
I 100 bambini osservati dall'IdO sono stati inseriti nel Progetto Tartaruga - un intervento intensivo, integrato e psicodinamico intrapreso dall'Istituto nel 2004, che utilizza mezzi diversi e operatori differenti per rivolgersi nel modo più efficiente possibile al minore, ai suoi genitori e alla scuola - e "dopo un percorso terapeutico sono riusciti a rappresentare una figura umana, se stessi e scene di vita quotidiana. Questo perché- ricorda la psicoterapeuta dell'età evolutiva- il disegno è uno strumento di elaborazione cognitiva e affettiva, e fino a che non si crea questa integrazione il bambino non è in grado di disegnare". Quaranta dei 100 bambini seguiti "sono arrivati a fare anche il test grafico-proiettivo-reattivo di Wartegg, che ha consentito di mettere in luce aspetti della loro personalità".
Nel suo lavoro di ricerca l'IdO ha correlato l'osservazione del processo grafico del bambino autistico con altri strumenti diagnostici - come l'Ados-G (Autism diagnostic observation schedule generic, che valuta la presenza e la gravità della sintomatologia autistica) e la Leiter-R (Leiter Internazional Performance Scale, una scala di valutazione cognitiva non verbale) - per consentire un arricchimento della valutazione e della prognosi e una migliore progettualità terapeutica. "A seguito dei re-test somministrati su un numero cospicuo di bambini si è potuta verificare l'efficacia terapeutica che è data dalle diverse prove eseguite dai singoli bambini nel corso del tempo. In particolare- conclude l'IdO- per un sottocampione di 78 minori del Progetto Tartaruga, valutati secondo la procedura dell'Ados-G in periodi temporali differenti, il 24% si è collocato al di fuori dello spettro autistico (punteggio inferiore a 7)".
Per sottolineare quindi la necessità di aprire una seria riflessione sul processo diagnostico nell'infanzia, l'IdO ha dedicato a questo tema il XVI convegno nazionale (http://ortofonologia.it/?do=115#video, qui è possibile vedere i video degli interventi) a cui hanno preso parte esperti provenienti da tutta Italia. Nello stesso tempo continua a puntare sulla formazione, e il 14 novembre presenterà a Roma la Scuola di specializzazione in Psicoterapia psicodinamica dell'età evolutiva in un Open Day dalle 9.30 alle 12.30 presso la sede di via Alessandria 128/b.
(Wel/ Dire)
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